Nella bassa Valle d’Aosta, circondato dalle montagne e da un verde sconfinato, Arnad è un borgo piccolo piccolo. Ha poco più di 1000 abitanti, e un pugno di gioielli architettonici che lo rendono un’interessante meta. Soprattutto, però, Arnad è la patria dell’omonimo (e golosissimo) lardo.

Arnad - Il castello di Arnad
Il castello di Arnad – foto tratta da Wikimedia Commons (Lavalleenotizie – CC BY-SA 4.0)

Arnad, la storia del suo lardo

Per i più, Arnad fa rima col suo lardo. Prodotto d’eccellenza, unico lardo in Europa ad essere certificato D.O.P., il lardo d’Arnad viene ricavato dal dorso del maiale. Questo, una volta pulito dal suo grasso, viene tagliato in pezzi rettangolari entro 48 ore dalla macellazione e poi stipato in recipienti realizzati con legname autoctono di rovere, castagno o larice. È all’interno di questi “doils”, che raggiunge la stagionatura. Alternato a strati d’acqua miscelata a sale, spezie ed erbe aromatiche di montagna, resta recipienti per almeno tre mesi (ma in alcuni casi la stagionatura si protrae fino a un anno).

Arnad - Lardo d'Arnad
Il lardo d’Arnad – Foto tratta dalla pagina Facebook Lard d’Arnad DOP

Com’è nato il lardo d’Arnad? Bisogna tornare indietro nel tempo, a quando l’olio era considerato un bene prezioso e, il lardo, veniva sciolto e usato per friggere o per condire. Secondo un documento ufficiale, nel 1570 i religiosi del Chiostro di Sant’Orso ad Aosta lo distribuivano per sfamare i bisognosi. Oggi, il modo più tradizionale per gustare il lardo d’Arnaud è sui crostini di pane nero (tipico della Val d’Aosta) oppure sulla polenta abbrustolita. In ogni modo, per il palato è una delizia straordinaria.

Non solo lardo: cosa vedere nel borgo

Secolare borgo di montagna, culla di tradizioni e di sapori antichi, Arnad custodisce piccole gemme architettoniche. La Chiesa parrocchiale di San Martino è l’esempio più importante d’architettura romanica dell’intera Valle d’Aosta, mentre il castello voluto dai Vallaise nel XVII secolo (in fase di restauro) custodisce interessanti affreschi e una cappella esagonale con altare barocco in marmo policromo. Il Ponte di Echallod, lungo la Dora Baltea, ha invece la forma del dorso d’asino.

Arnad - Il Santuario di Notre-Dame-des-Neiges
Il Santuario di Notre-Dame-des-Neiges – Foto tratta da Wikipedia (credit Laurom – CC BY-SA 3.0)

Meta di pellegrinaggio è infine il Santuario di Notre-Dame-des-Neiges, sito in località Machaby (a 696 metri d’altezza). Per raggiungerlo si percorre l’antica mulattiera Pavià du Bioley, al cui inizio un cartello racconta la storia del santuario. Che esisteva già nel Cinquecento e che, secondo la leggenda, sarebbe stato costruito nel luogo indicato proprio dalla Madonna. Si racconta infatti che, un gruppo di pastori, trovò in un cespuglio una statua in legno della Madonna. Spostata presso l’oratorio del villaggio sovrastante, il giorno dopo la statua sparì per ricomparire nel vecchio cespuglio. Come ad indicare un luogo sacro. Verità o leggenda, resta comunque un luogo suggesitivo. Grazie anche agli affreschi della cupola, opera della famiglia di pittori Artari (tra i protagonisti dell’arte sacra valdostana).

Foto in evidenza tratta da Wikimedia Commons (credit Patafisik – CC BY-SA 3.0)

Arnad, il borgo della Val d’Aosta celebre per il suo lardo ultima modifica: 2021-12-07T09:00:00+01:00 da Laura Alberti

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