Il Veneto è terra di turismo d’assalto (basti pensare a Venezia) ma anche di visite nell’entroterra dove la filosofia è slow. Il borgo di Asolo è inserito nella nota lista dei Borghi più belli d’Italia. Si colloca su dolci pendii tra il fiume Brenta, la pianura trevigiana e le Prealpi. Una zona ricca di storia e di cultura dove passeggiare all’infinito.

Dagli uomini preistorici ai letterati illustri

Il nome ad Asolo sembrerebbero averglielo dato i colli su cui si posa. Il nome antico, Acelum, deriverebbe da un termine che anticamente significa “aguzzo, appuntito”, in riferimento proprio alla cima delle colline. Ancora prima che avesse un nome, tuttavia, Asolo era frequentata da nomadi preistorici che hanno lasciato sul luogo diverse tracce del loro passaggio. Tra queste ci sono anche delle ossa appartenenti a un mammuth femmina risalenti a circa 35mila anni fa.

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Lasciando la Preistoria, Asolo continua a essere abitata. Un importante sviluppo si annovera grazie al dominio romano a partire dal 59 a.C, quando i latini si uniscono alla già presente cittadinanza dei Paleoveneti. Il suo controllo passa poi di mano in mano fino al lungo dominio della Serenissima Repubblica di Venezia. Dall’Ottocento in particolare si popola di cittadini illustri, poeti, letterati e artisti stranieri come Robert Browning, Eugene Benson, Gianfrancesco Malipiero e Freya Stark che lì trovano il loro luogo di vita ideale.

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Vista su via Canova. Il palazzo rosso ospitava la casa di Eleonora Duse.

I “cento orizzonti” di Asolo

Tra i tanti che hanno decantato la bellezza della cittadina c’è anche il poeta Giosuè Carducci, che definì Asolo “il borgo dai cento orizzonti”. Questo perché dalla sua posizione privilegiata, Asolo volge lo sguardo verso la pianura trevigiana fino alla laguna. In condizioni meteo perfette si potrebbero anche vedere le isole Venezia. Si scorgono anche i profili dei Colli Berici e dei Colli Euganei nel padovano, mentre verso nord si possono ammirare le Prealpi e in particolare il massiccio del Monte Grappa. Asolo si trova a 190 metri sul livello del mare e da ogni angolo potete godere di una bella vista, ma per un panorama spettacolare vi consigliamo la cima della torre civica e, quando riaprirà al pubblico dopo il restauro, la rocca medievale. Come diceva il grande poeta tedesco Goethe, per conoscere una città bisogna anche guardarla dall’alto!

Bellezza e lentezza

Ad Asolo potete godere di una visita slow. Una passeggiata per le vie del centro storico, la visita al ricco Museo, un aperitivo in piazza ammirando i balconi fioriti e un pasto con vista. Fu lo scrittore britannico Robert Browning a coniare il termine “asolando”, proprio qui ad Asolo, che indica una sorta di passeggiare pacifico circondati da bellezza.

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Vista dalla torre civica del castello verso la rocca medievale.

Due passi infatti sono sempre raccomandati e mentre passeggiate potrete visitare la Cattedrale (che vanta anche una pala d’altare del maestro Lorenzo Lotto) e le piccole chiese di Sant’Anna, Santa Caterina e San Gottardo. Presso il Museo Civico potrete conoscere la storia archeologica del borgo, ammirare quadri e dipinti (tra cui due capricci di Bernardo Bellotto e due opere in marmo di Antonio Canova) e le sale dedicate alle tre donne più importanti vissute ad Asolo. Esse sono Caterina Cornaro, regina di Cipro, l’attrice teatrale Eleonora Duse e l’esploratrice inglese Freya Stark.

Dintorni di Asolo

Se volete prendervi un weekend ad Asolo, molti sono i luoghi nei suoi immediati dintorni che meritano assolutamente una visita. In primo luogo le due ville palladiane: Villa Emo a Fanzolo di Vedelago (15 minuti in auto) e Villa Barbaro a Maser (5 minuti in auto), che è anche patrimonio Unesco. Sempre a 15 minuti di auto potrete raggiungere Bassano del Grappa, una chicca ai piedi del massiccio del Monte Grappa, o Castelfranco Veneto, splendida cittadina che ha dato i natali al pittore Giorgione (e potrete anche visitarne la casa museo). Asolo si trova in un territorio agreste votato alla coltivazione della vite. Dai colli asolani si estendono ad est le colline del prosecco fino alle cittadine di Valdobiadene e di Conegliano. L’ideale in questi luoghi è un giro in bicicletta: è d’obbligo poi l’aperitivo con un calice di Prosecco, magari accompagnato da altri prodotti locali.

Asolo: “il borgo dai cento orizzonti”, storia e cultura ultima modifica: 2019-08-28T09:30:31+02:00 da Giorgia Favero

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