Bobbio, in provincia di Piacenza ha vinto il concorso “Borgo dei borghi d’Italia” il programma di Rai3 con Camila Raznovich. La vittoria è stata decretata dalla giuria popolare con il televoto ed anche dai tre giurati presenti in studio: Philippe Daverio, Margherita Granbassi e Mario Tozzi. Dopo il terzo posto della scorsa edizione, Bobbio è riuscito ad aggiudicarsi il primo posto sul podio, primeggiando sui venti borghi finalisti. Ad aggiudicarsi il secondo posto la cittadina di Palazzolo Acreide (Sicilia), mentre la ‘medaglia di bronzo’ è andata a Rotondella (Basilicata).  Bobbio è anche il paese natale del regista Marco Bellocchio che, da anni in estate, organizza il suo festival del cinema proprio nella sua cittadina d’origine.

Bobbio, il borgo dei borghi 2019

Adagiata nella Val Trebbia, la cittadina emiliana di Bobbio ha recepito usanze e tradizioni delle regioni ad essa vicina ovvero Liguria, Lombardia e Piemonte. Il paese è ai piedi del Monte Penice a 272 metri di altezza e conta circa 3500 abitanti, che aumentano notevolmente nella stagione estiva perché la vallata è, da sempre, meta turistica. Grande soddisfazione ha espresso il sindaco Roberto Pasquali per la vittoria conquistata con la trasmissione di Rai Tre.

Bobbio situato nella Val Trebbia in Emilia
Il borgo di Bobbio adagiato nella Val Trebbia

“Il risultato raggiunto – ha detto il primo cittadino – rappresenta il coronamento di vent’anni di lavoro spesi per creare un brand turistico del nostro meraviglioso borgo. Le carte vincenti sono la nostra storia e la nostra cultura ma – ha aggiunto Pasquali – anche l’essere inseriti in un contesto, come la Valtrebbia, che Hemingway ha definito la vallata più bella del mondo. Abbiamo un meraviglioso fiume balneabile, una natura selvaggia sui nostri monti e richiami storico-artistici unici”.

il palio delle contrade nella piazza principale del paese
Il palio delle contrade

Per la presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri, la straordinaria vittoria “permetterà alla città di Bobbio di farsi conoscere in tutto il Paese esportando tradizioni e cultura, tipiche del territorio piacentino”.

Storia e monumenti da visitare

  Il territorio è abitato fin dal neolitico ed è divenuto romano nel 14 a.C. con la nascita del primo nucleo del borgo di Bobium. La storia del piccolo centro emiliano si intreccia con quella del monaco missionario irlandese Colombano che è morto a Bobbio nel 615. Nel piccolo centro emiliano, il religioso ha fondato il monastero che porta il suo nome.

il complesso monumentale di San Colombano con la chiesa e il monastero
Il complesso monumentale di San Colombano

Esso rappresenta una monumentale aggregazione di edifici tra i quali si impone la facciata della basilica affiancata dall’elegante porticato dell’abbazia, dove hanno sede il museo e il celebre ScriptoriumL’altro simbolo di Bobbio è il famoso Ponte Vecchio, detto anche Gobbo o del Diavolo per la particolare conformazione ad onde. Si tratta di un ponte di età romanica con rifacimenti successivi e sovrastrutture barocche; l’antica costruzione è lunga 280 metri ed è caratterizzata da undici arcate. Inoltre sono da visitare la piazza San Francesco, il santuario della Madonna dell’Aiuto (1621) e il monastero di San Francesco. Quest’ultimo si è conservato nello stile francescano del XIII secolo e con l’annesso chiostro del XV secolo, mentre la chiesa è stata ricostruita in stile barocco all’inizio del Settecento.

(Foto Facebook Iat Bobbio Val Trebbia)

Bobbio conquista il podio dei borghi d’Italia ultima modifica: 2019-10-22T09:29:41+02:00 da Maria Scaramuzzino

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