In provincia di Avellino, in Campania, si trova un borgo particolarmente caratteristico: Monteverde. Conta poco più di 700 abitanti e guarda tutto dall’alto di uno sperone roccioso di 700 metri. Al di sotto vi è la valle dell’Appennino campano, tra il torrente Osento e il fiume Ofanto. Inserito nella competizione dei Borghi più belli d’Italia, è stato premiato nel 2019 come il più accessibile nel nostro Paese.

Monteverde storia

Il nome del borgo Monteverde deriva da Montis Viridis. Il riferimento è alla vegetazione che circonda l’area, ovvero la Foresta Mezzana. Un territorio che registra la presenza umana fin dal Neolitico, occupato dai sanniti e dagli irpini. Insediamenti distrutti dai romani, che costruirono un nuovo castrum. Il borgo si sviluppa sotto i longobardi, dal castello fino alle pendici della collina. I primi riferimenti a un Castrum Montis Viridis, in quanto fortezza militare, risalgono a una pergamena dell’897.

Intorno al mille fu conquistato dai normanni e in seguito passò di casato in casato, fino a Orsini, Grimaldi, Caracciolo e Sangermano. Questi meritano d’essere citati perché trasformarono il castello da fortezza a vera e propria residenza signorile.

Cosa vedere

Il borgo di Monteverde si sviluppa intorno al castello, che vanta una pianta irregolare e quattro torri circolari poste agli angoli. Ha subito numerose trasformazioni ma si presenta ai visitatori come una struttura tipica dell’epoca aragonese. Oggi al suo interno trova spazio la sede del MiGra, Museo Interattivo del Grano e della donna nella civiltà contadina.

Considerando le piccole dimensioni del borgo, stupisce il fatto che vi sia un gran numero di edifici di culto. Di particolare importanza è l’ex Cattedrale di Santa Maria di Nazareth, originariamente di Santa Maria Maggiore. Risale al 1300 ed è stata ricostruita e riconsacrata nel 1700. Da visitare anche la piccola e antica Chiesa di Santa Maria di Nazareth, così come quella di Santa Maria del Carmine. Perdersi per le viuzze strette del borgo è una splendida esperienza, magari lasciandosi andare a qualche peccato di gola, assaggiando le prelibatezze del posto.

Cosa vedere nei dintorni

Immerso nella natura di Avellino, vi è tanto da scoprire nei pressi di Monteverde, a partire dai Laghi di Monticchio. Un bacino lacustre sito a 17 km, che si trova in realtà in Basilicata. Qui si trova una delle sorgenti più note d’Italia, che vanta proprietà terapeutiche. Tra gli altri borghi da visitare nei paraggi vi è quello fantasma di Aquilonia. Dista 12 km ed è privo di cittadini. I sopravvissuti al terremoto devastante del 1930 sono infatti scappati nelle vicinanze, dove hanno fondato un paese ex novo. Si può ammirare oggi la vecchia struttura urbana, con case, chiesa e altri edifici.

Spostandosi in Basilicata, come per la fonte di cui parlavamo prima, merita una visita anche il borgo di Melfi, che dista 22 km. Il suo monumento simbolo è il maestoso castello, fatto costruire dai Normanni nell’XI secolo.

Monteverde: cosa mangiare

In Campania non mancano di certo le ricette tipiche. A Monteverde è possibile deliziarsi assaggiando la focaccia contadina, composta da farina di mais cotta su tizzoni ardenti. Questa va a sostituire il pane e spesso arricchisce il bollito di verdure di campo. Anche i piatti più elaborati sono di origine agropastorale, con solo pasta fatta in casa, dai ravioli alle orecchiette, dalle lasagne ai cavatelli. Il tutto bagnato da un Aglianico o un Sangiovese.

Monteverde: scopriamo il borgo immerso nella valle dell’Appennino campano ultima modifica: 2022-07-09T10:01:20+02:00 da Luca Incoronato

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