I botti di Capodanno hanno salutato il 2024 anche nel nostro Paese, fatta eccezione per i comuni in cui i sindaci hanno firmato un’apposita ordinanza per proibirne l’uso. Anche se da qualche tempo il loro utilizzo è diventato un’accesa fonte di discussione, a causa dei danni, anche gravi, che puntualmente cagionano a persone e animali, botti e petardi continuano a essere protagonisti nella notte di San Silvestro.

botti di capodanno, cane

A rafforzare la convinzione circa la loro pericolosità, arriva l’allarme lanciato della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), relativo all’impatto che gli stessi hanno sull’ambiente e sulla nostra salute. Dopo un’attenta analisi dei dati raccolti, la SIMA ha dimostrato che oltre ad aumentare significativamente la presenza di polveri sottili nell’aria, botti e petardi rappresentano anche un serio problema in termini di gestione dei rifiuti.

botti di Capodanno

“Inquinano e producono rifiuti difficili da smaltire”

I botti di Capodanno, dunque, oltre a causare danni anche gravi alle persone, in alcuni casi addirittura la morte, e a spaventare gli animali, contribuiscono significativamente all’inquinamento dell’atmosfera, del terreno e dell’acqua e producono rifiuti difficili da smaltire. Rappresentano, in sintesi, un vero problema, da non sottovalutare oltremodo. Alessandro Miani, presidente del SIMA, ha reso noto che: “Botti, petardi ed esplodenti, oltre alle polveri sottili, rilasciano in atmosfera parecchie diossine, ovvero sostanze potenzialmente cancerogene”.

rifiuti

Miani ha inoltre sottolineato che se si prende in esame una singola città di medie dimensioni, si può affermare che i fuochi d’artificio esplosi nella sola notte di Capodanno riescano a produrre emissioni nocive pari a quelle delle attività annuali di 120 inceneritori di rifiuti. Un dato da non sottovalutare, che merita grande attenzione e riflessione da parte di tutti. Sempre il SIMA ha stimato che ogni Capodanno, nelle strade e nelle piazze delle città, rimangono circa 60 mila involucri di botti e fuochi. Un quantitativo paragonabile a circa 6 tonnellate di rifiuti, difficili da differenziare.

petardo

È ora di cambiare

Anche quest’anno, botti e petardi hanno fatto registrare danni a persone e animali, già molte ore prima della mezzanotte del 31 dicembre, quando un bambino ha perso tre dita per l’esplosione di un botto, e un giovane è rimasto gravemente ferito alla testa. Ricordiamo che l’uso di petardi e fuochi d’artificio in Italia, tra il 2012 e il 2023, ha causato 6 decessi e il ferimento grave di più di 3.200 persone. Si stima che circa 5 mila animali, tra domestici e selvatici, perdano la vita ogni anno a causa diretta o indiretta dell’utilizzo dei botti di Capodanno. Forse sarebbe giunto il momento di festeggiare in maniera diversa. Cosa ne pensate?

(Foto: Pixabay)

Botti di Capodanno: danni a persone, animali, salute e ambiente ultima modifica: 2024-01-01T11:18:24+01:00 da Antonietta Malito

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