Le donne, la televisione e gli altri mass media: il ruolo, l’immagine femminile nella società multimediale in cui viviamo. Questo il tema del Caffè Letterario ideato e condotto da Paola Stranges, editrice di italiani.it, che ha incontrato Gabriella Cims, già responsabile dell’Osservatorio sul recepimento della direttiva europea sui servizi di media audiovisivi.

Paola Stranges durante la diretta del caffè letterario

L’ospite del Caffè Letterario, in collegamento via web, ha ricordato le sue tante battaglie per la tutela della dignità femminile. Gabriella Cims ha anche sottolineato la valenza dell’Appello Donne e Media, il piano di riforme di cui si è fatta promotrice ormai da diversi anni per “migliorare la rappresentazione delle donne nelle trasmissioni televisive e in tutti gli altri mezzi di comunicazione”.

Le donne, la televisione e gli altri mass media

Il gap è ancora profondo”. Così Gabriella Cims si è espressa sul rapporto tra donne e tv dove le figure femminili, spesso, vengono ancora relegate a ruoli marginali, secondari. Donne che sono attenzionate solo per la loro bellezza fisica e non per le capacità intellettuali, per la preparazione e le competenze maturate nelle varie professioni. “Con l’Appello Donne e Media – ha ribadito Gabriella Cims – abbiamo cercato di creare  uno standard europeo.

Gabriella Cims durante la diretta del caffè letterario

Io e altri esperti abbiamo lanciato una campagna web e, grazie a questa iniziativa abbiamo raccolto migliaia di adesioni. Una mobilitazione che ci ha permesso di essere ascoltati in commissione parlamentare di vigilanza. Siamo riusciti così a inserire dei punti salienti per dare il giusto spessore al ruolo delle donne in tv. Oggi la presenza delle donne è aumentata – ha commentato l’esperta – Ma le posizioni più in vista, quelle apicali, sono sempre risicatissime. Nei ruoli importanti le donne sono narrate poco”.

Ministro o ministra, sindaco o sindaca, qual è la giusta espressione?

“Ministro o ministra, sindaca o sindaco, qual è la giusta espressione?”. Alla domanda di Paola Stranges, Gabriella Cims così ha risposto: “L’aspetto non è marginale. Nell’immaginario collettivo c’è l’avvocato non l’avvocata, l’ingegnere non l’ingegnera. Per iniziare a scardinare queste ‘croste mentali’ possiamo iniziare noi a usare i termini di sindaca, ministra, avvocata etc, riguardanti queste professioni che altrimenti sembrano non esistere.

L’immaginario collettivo – ha tenuto a evidenziare l’esperta – è il motore del mondo, del futuro. Tutto ciò ha una grande influenza sulle scelte delle donne che fanno politica o che ricoprono ruoli apicali in ambiti importanti. Non avere la giusta e qualificata rappresentanza femminile è mortificante per la società che rischia di perdere un contributo prezioso”.

Fare massa critica

Gabriella Cims ha insistito su un fattore basilare: “Bisogna fare massa critica per avere dei risultati. Sono tante le storie vincenti di donne che si sono affermate: allora cominciamo a diffonderle, a raccontarle. Parliamone perché sono modelli di riferimento. Non possiamo essere angeli solo in pandemia e poi ritornare nell’oblìo per tutto il resto. Non possiamo rimanere sempre ai margini. Donne e giovani possono ridisegnare una nuova percezione culturale dell’Italia. Questo è un tema che costituisce il cuore della ripresa dopo la crisi economica: ora è tempo della rinascita culturale”.

Appello Donne e Media, quali risultati?

“Il primo obiettivo centrato – ha spiegato Gabriella Cims – è stata la riforma della Rai. Sul solco tracciato dobbiamo continuare a sensibilizzare il servizio pubblico che può essere un’avanguardia per tutte le altre emittenti televisive. Il servizio pubblico potrebbe proporre dei tutorial che avvicinino le donne alla tecnologia e le proietti nel futuro. Abbiamo davvero tante risorse da spendere”.

le donne la televisione - mass media

Le donne, la televisione… e i social?

Paola Stranges, durante la piacevole conversazione con Gabriella Cims, ha rammentato la vicenda dell’attrice Vanessa Incontrada. Donna di spettacolo, bella e famosa, aspramente criticata per le sue linee morbide. L’attrice, proprio di recente, è stata scelta come testimonial dai famosi stilisti Dolce e Gabbana. Modella d’eccezione per le donne curvy.

“Anche la moda può fare tanto – ha asserito la promotrice dell’Appello Donne e Media –  È troppo facile attirare l’attenzione con le scorciatoie, con una donna mezza nuda. Chi ha creatività e intelligenza e ha voglia di trasformare questo mondo deve mettere a frutto il proprio talento. Noi vogliamo spazio, vogliamo essere raccontate. Ho creato una società con cui, io e i miei collaboratori, vogliamo promuovere contenuti che abbiano un’ottica di genere. Vogliamo così offrire un piccolo ma tangibile contributo per coinvolgere le giovani generazioni, motori propulsori della ripresa insieme alle donne”.

Caffè letterario. Donne, TV e media: immagini e ruoli da ridefinire ultima modifica: 2021-02-05T16:00:00+01:00 da Redazione

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