Il castello di Gambatesa, posto in posizione privilegiata, domina la valle circostante, e sorge nel centro storico di Gambatesa, da cui prende il nome; a sua volta quest’ultimo trae origine da un “difetto fisico” di un componente della famiglia Pietravalle, che nel XIII secolo possedeva le terre dell’area circostante. Dobbiamo risalire tuttavia al periodo precedente all’invasione Longobarda per stabilire la nascita del paese su cui domina il castello di Gambatesa.

Storia del castello di Gambatesa

Notizie certe sulle origini del troneggiante maniero si hanno intorno alla prima metà del X secolo; periodo in cui Pandolfo I Capo di Ferro, principe di Capua e Benevento, concesse ai monaci di San Vincenzo al Volturno di costruire castelli per difendere il territorio.
Tuttavia, in seguito, furono proprio i Gambatesa ad ampliare il nucleo originario del castello, erigendo le due troneggianti e belle torri angolari. Passando poi di mano in mano, nel 1484 il castello fu di proprietà di Andrea di Capua, trasformandosi da fortezza difensiva a residenza signorile.

castello di Gambatesa
dettaglio di affresco

Intorno al 1550 le stanze nobili furono impreziosite da affreschi di Donato da Copertino, che nel loro splendore, sono oggi una grande attrattiva turistica. Vi sono rappresentati bellissimi paesaggi, incantevoli scene mitologiche, delle allegorie, ma anche pergolati tipici del cinquecentesco manierista.
Pregevoli sono le rappresentazioni allegoriche della Carità, della Fortezza, della Prudenza e della Giustizia. L’artista tra l’altro ha firmato il ciclo pittorico completo con la scritta “Donatus omnia elabravit”.
Di grande interesse è anche una porta a due ante che divide l’atrio dal salone, l’unica testimonianza di raccordo interno tra i vani del castello. Il terzo piano, anch’esso destinato a residenza nobile, è contraddistinto da locali ampi e ariosi; particolarmente incantevole è il salone, con un grande camino.

Struttura e stratificazione dei secoli del maniero di Gambatesa

Dunque, il castello di Gambatesa si presenta come il prodotto della stratificazione di secoli e ogni epoca ha aggiunto qualcosa, rendendolo tuttavia assolutamente armonico.

castello di Gambatesa
dettaglio di affresco

Gli ampi saloni interni sono medievali, con bellissimi corridoi caratterizzati da archi a tutto sesto. Mentre sulla facciata, il portale è in stile rinascimentale, così come le finestre e la loggetta a tre archi a tutto sesto sul lato nord-ovest.
Il primo livello, scavato nella roccia, aveva la funzione di magazzino delle provviste e per le stalle.
Il secondo piano corrisponde all’ingresso principale per il visitatore, e vi si accede con una scalinata esterna a tre rampe. Mentre poi il terzo piano è composto da stanze spaziose che erano di fatto la residenza nobile, e sono impreziositi anch’essi da affreschi, di cui però non restano tracce.
Il quarto piano del castello di Gambatesa ha subito nel tempo molti rimaneggiamento ma permette l’affaccio dalla loggia rinascimentale. Infine, le finestre e i balconcini, e la loggetta con tre archi a tutto sesto che sulla facciata nord-occidentale, sono stati aggiunti nel periodo rinascimentale.

castello di Gambatesa
scorcio del castello di Gambatesa

Negli anni ’70 del novecento, il castello di Gambatesa fu ceduto al Ministero per i Beni Culturali e restaurato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici della regione Molise. E’ possibile visitare interamente il castello di Gambatesa, ed è piacevole farlo, finendo la visita  sulla terrazza merlata. Da lassù si può godere di un colpo d’occhio che abbraccia il borgo, che ha in fondo e sullo sfondo il luccichio del lago d’Occhito. Per raggiungere il castello di Gambatesa bisogna prendere la statale 517 in direzione Foggia, e uscire allo svincolo per Gambatesa.

Castello di Gambatesa, maniero e perla troneggiante padrone della vallata ultima modifica: 2018-08-23T09:00:44+02:00 da simona aiuti

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