Costruito nel XI secolo, ma più volte rimaneggiato nel corso degli anni, il castello di Vezio guarda al lago di Como dall’alto del suo promontorio. Sovrasta Varenna, territorio a cui appartiene. Ma, una sua piccola porzione, appartiene a Perledo. Perché è così affascinante? Perché è pieno di bellezza, ma anche di mistero. E perché, qui, ci si può scattare un selfie coi fantasmi.
Castello di Vezio, la storia
Il Castello di Vezio ha una storia antichissima. Alcune tombe, rinvenute nel corso degli anni, risalgono addirittura all’Età del Ferro. Ma, nella seconda metà del Novecento, vennero alla luce anche elmi, spade e frecce. La prima attribuzione ufficiale, tuttavia, risale all’epoca in cui gli esuli dell’Isola Comacina si rifugiarono qui, in quest’angolo di Varenna, in seguito alla guerra con Como (1169 d.C). Secondo Paolo Giovo furono proprio gli isolani a costruire il castello di Vezio ma, tale ipotesi, è considerata oggi poco attendibile. Secondo gli storici, i profughi rividero semplicemente la struttura d’un borgo già esistente.
Nei secoli seguenti, in epoca medievale, il castello diede rifugio alla popolazione di Varenna che provava a difendersi dagli assalti comaschi. E se il primo atto è datato 1368, ed è una donazione fatta alla chiesa di Sant’Antonio di Vezio, gli anni successivi furono un susseguirsi di litigi e di passaggi di proprietà. Fino a quando, nel Seicento, il Conte della Riviera vinse la causa per il suo possesso. Poi la sua dinastia finì, il castello andò ai Serbelloni loro eredi e – infine – ai Greppi Di Robilant che lo possiedono ancora oggi.
Il fantasma del castello
La storia del castello di Vezio è legata a quella della regina Teolinda. Si racconta che fu proprio la regina longobarda una delle ultime sovrane ad abitare il castello e che, la sua anima, sopravviva qui ancora oggi. Nelle notti senza luna, si dice che la si veda vagare tra i corridoi oppure nel giardino. Ed è nel giardino che i gestori del castello hanno installato fantasmi in gesso e cartapesta alti quanto un uomo. Presenze che, a dispetto di ciò che si crede, non fanno paura. Incuriosiscono, stupiscono, si divertono a farsi scovare come in una surreale caccia al tesoro. La loro presenza, del resto, è più che giustificata dal contesto. Basti pensare ai sotterranei, che non servivano ad imprigionare o a torturare ma a nascondere la gente dai nemici. Oppure a quella torre che domina il lago o, ancora, agli spettacoli di falconeria.
Il castello di Vezio oggi
Il castello di Vezio è aperto al pubblico da marzo ad ottobre, dalle 10.00 del mattino alle 17.00/18.00/19.00 a seconda del giorno e del periodo. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro per gli adulti, 3 euro per gli over 65 e per i ragazzi tra i 7 e i 18 anni (fino ai 6 anni si entra gratis). Perché venire qui? Per fotografare i fantasmi, ovviamente. Ma anche per godere di un panorama straordinario, e per assistere agli spettacoli di falconeria nel giardino del castello. I visitatori possono vedere da vicino i rapaci, farsi coinvolgere dalle loro esibizioni in volo, conoscerne la storia e le modalità d’addestramento. Godendo così di uno spettacolo indimenticabile, per grandi e piccini.
Foto in evidenza tratta da Wikipedia (credit Diego Delso – CC BY-SA 4.0)