Emergenza Coronavirus, come gestirla senza generare panico e allarmismi. L’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani, il ministero della Salute e l’Istituto superiore della sanità hanno stilato un vademecum. Si tratta di informazioni basilari e precauzioni da seguire per fronteggiare la situazione emergenziale che tutta l’Italia sta vivendo.

Emergenza Coronavirus, il contagio

Il contagio è stato stato causato dalla trasmissione del virus da animale a uomo. Non a caso l’epicentro dell’epidemia è un mercato della città cinese di Wuhan dove venivano venduti anche animali selvatici vivi. È stata inoltre dimostrata la trasmissione interumana del virus, anche al di fuori dalla Cina. Il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) responsabile dell’epidemia di infezione polmonare in Cina è stato isolato lo scorso 7 gennaio.

emergenza - coronavirus scheletri

La sua ‘azione’ di contagio avviene in larga misura attraverso contatti ravvicinati con un soggetto infetto, ma alcune misure possono aiutare a prevenirne la trasmissione. Covid-19 è il nome dato alla malattia causata dal nuovo virus. Questo virus può causare sintomi lievi, simili a quelli influenzali, ma anche malattie gravi. Al momento il tasso di mortalità complessiva sarebbe di circa il 2,3%.

Come proteggersi e come fronteggiare l’emergenza

Il Covid – 19 si trasmette attraverso le goccioline del respiro della persona infetta, che possono essere trasmesse con la tosse o gli starnuti, oppure tramite contatto diretto personale. E, ancora, toccandosi la bocca, il naso o gli occhi con mani contaminate. Per questo motivo, è importante evitare uno stretto contatto con le persone che hanno febbre, tossiscono o hanno altri sintomi respiratori.

emergenza - vademecum

In termini pratici, è raccomandabile mantenersi a debita distanza da persone che tossiscono, starnutiscono o hanno la febbre. Bisogna lavarsi frequentemente le mani con sapone o con una soluzione alcolica. Ci si deve coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce e non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.

L’igiene

Si consiglia anche di pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol e di usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate. I prodotti made in Cina e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi. Va contattato il numero verde 1500 del ministero della Salute se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus.

Cosa fare se si pensa di aver contratto il virus

Perché vi sia un caso sospetto di coronavirus il paziente deve presentare sintomi di tosse o mal di gola ed anche difficoltà respiratorie. Inoltre, nei 14 giorni precedenti all’insorgere dei sintomi, deve aver effettuato almeno una di queste attività: deve aver avuto contatti ravvicinati con un caso confermato o probabile Covid -19.

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Oppure deve aver viaggiato in aree dove vi sia la trasmissione del virus; deve aver visitato o aver lavorato in ambienti sanitari nei quali erano curati pazienti affetti da Covid -19. Se un paziente dovesse trovarsi in questa particolare situazione deve contattare il 1500, il numero telefonico gratuito del ministero della Salute. La persona in questione deve indossare una mascherina chirurgica se entra in contatto con altre persone. Inoltre deve utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.

I sintomi e la cura

I sintomi del Coronavirus sono di tipo respiratorio: febbre, tosse, raffreddore, mal di gola, affaticamento polmonare. Al momento non ci sono terapie specifiche: la malattia si cura con la stessa prassi dell’influenza. Nei casi più gravi ai pazienti viene praticato il supporto meccanico alla respirazione. Sulla base dei dati disponibili, l’Organizzazione mondiale alla sanità ha suggerito una terapia antivirale sperimentale, utilizzata anche allo Spallanzani.

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La terapia è basata su due farmaci, il primo è il lopinavir/ritonavir, un antivirale utilizzato per la infezione da Hiv e che mostra attività antivirale anche sui Coronavirus. L’altro farmaco è il remdesivir, un antivirale già utilizzato per la malattia da Virus Ebola. Attualmente non esiste ancora il vaccino contro il Covid-19.

L’isolamento

In questa fase di emergenza l’ordinanza emanata dal ministro della Salute Roberto Speranza, prevede l’obbligo di quarantena “fiduciaria” domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni. Inoltre vi è l’obbligo della “sorveglianza attiva” per chi è stato nelle aree a rischio, cioè nel paese asiatico, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali al proprio rientro in Italia.

Coronavirus, le precauzioni per fronteggiare l’emergenza ultima modifica: 2020-02-24T18:39:05+01:00 da Maria Scaramuzzino

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