Nella strada che collega Trieste a Monfalcone, si trova il borgo di Duino, immerso tra le bianche falesie che si tuffano nell’Adriatico e il versante meridionale del monte Ermada. Passeggiando per le sue strade, si incontrano sia i bagnanti diretti al porticciolo, che i turisti in visita, ma anche i tanti studenti del Collegio del Mondo Unito. Un borgo la cui storia inizia già dal III millennio a.C ed il cui comune diffuso, Duino – Aurisina, si protae fino al Carso. È la località più settentrionale al mondo dove vi è un clima mediterraneo.

 il Castello di Duino
In penombra il Castello di Duino

Cenni storici

Molti sono i reperti che testimoniano l’importanza di questo territorio già in epoca romana. La storia di Duino è legata a quella dei suoi due castelli: la signoria duinese risale al 1211. Durante la Prima Guerra Mondiale fu teatro di combattimento fra le truppe italiane e quelle austroungariche. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il territorio fu annesso all’Italia nel 1954.

E noi, che pensiamo alla felicità
come a qualcosa che sale, sentiremmo
l’emozione, che quasi ci sgomenta,
di quando una cosa felice cade.

Rainer Maria Rilke, Elegie duinesi

Appunti per una visita

Immancabile è la visita al Castello di Duino. Costruito intorno al 1400, nacque come stanziamento militare, ma si trasformò dall’Ottocento in una corte di tipo umanistico. Vi soggiornarono anche Johann Strauss, Franz Liszt e Reiner Maria Rielke. Il percorso di visita dura all’incirca un paio di ore. Una curiosità: dal castello si accede al bunker nascosto nella scogliera costruito durante la seconda guerra mondiale. Inoltre è possibile visitare anche il Castello vecchio, costruito nei primi decenni del 1100, di cui restano le rovine abbarbicate ad uno scoglio a picco sul mare.

Il piccolo centro storico di Duino è attraversato da vicoli e dalla ulca, la via principale. Ancora oggi sono visibili parte delle mura che protegevano il centro. Accanto al castello si trova la Chiesa del Santo Spirito.

Lungo le falesie si sviluppa il sentiero Rilke e il bosco della Cernizza, i cui sentieri portano al sito paleontologico e alle sorgenti del Timavo e alla Chiesa di San Giovanni in Tuba. Una chiesa semplice, che sorge sui resti di un antico tempio pagano. La leggenda narra che «l’antica chiesa di San Giovanni edificata all’uscita del fiume Timavo fu chiamata “te Tuba” perché qui si stabilì una delle prime colonie di sopravvissuti al diluvio universale». Ed è qui che, alla fine del mondo, uno dei quattro angeli dell’Apocalisse suonerà la sua tromba nel giorno del giudizio universale.

Duino. Il Sentiero Rilke al tramonto
Il Sentiero Rilke al tramonto

La leggenda della Dama bianca

Come qualsiasi castello che si rispetti, anche quello di Duino ha la sua leggenda! Sotto le mura del castello, nella falesia si può notare una grande pietra bianca, che ricorda una figura femminile avvolta in un mantello. E’ la Dama bianca. Si narra che nel Castello di Duino vivessero un tempo un cavaliere malvagio e la sua sposa, una donna dal cuore puro. Il loro non era un matrimonio felice. Il marito ogni giorno offendeva la sposa con parole e gesti, e lei per amore sopportava in silenzio. Un giorno, deciso a porre fine al matrimonio, l’uomo attirò con  un inganno la sposa sulla scogliera e la spinse in mare.  La donna, sconvolta, poco prima di essere inghiottita dal mare, lanciò un urlo straziante. Un grido e poi il silenzio: nel suo dolore era rimasta pietrificata. Il suo corpo si era trasformato in una grande pietra bianca visibile ancora nella falesia del Castello di Duino. Si dice che il suo fantasma vaghi ancora nel Castello.

La Dama Bianca e il Castello di Duino
La Dama Bianca e il Castello di Duino

 Eventi del territorio

A fine giugno vi aspetta Mare e Vitoska in Morje, che propone degustazioni e convegni per esaltare il gusto di uno dei vitigni autoctoni della zona. Ad ottobre, nella località di Medeazza, nel carso triestino, l’immancabile festa dei cavalli e del mosto, tre giorni con le “osmizze” aperte,  vari chioschi lungo il paese e il Paljo; una manifestazione dedicata al mondo dei cavalli. Tre giorni di enograstronomia, passeggiate e divertimento insieme al mondo dei cavalli.

Duino. Prodotti tipici
Tipica atmosfera in osmiza!

Prodotti tipici

Tra i vini del territorio, da provare assolutamente la Vitovska, un vitigno di confine, un bianco paglierino, unico per le sue caratteristiche. Numerose le aziende agrituristiche che producono olio, miele, salumi e formaggio. Non fatevi mancare un giro in una delle osmize aperte. Seguite i fraschi che segnalano le osmize, ovvero case aperte dove gustare i vini e prodotti tipici come uova, il prosciutto cotto con il kren, i salami e i formaggi direttamente nella cantine dei contadini che li producono.

Duino. Un vigneto nel Carso
Un vigneto nel Carso

Come raggiungere Duino

Duino è raggiungibile in auto (autostrada a4 uscita Duino). In treno con la fermata Sistiana-Visogliano, sulla linea Trieste-Venezia. Oppure in bus con le linee in partenza da Trieste o Monfalcone.

Duino. Un'immagine degli interni della Chiesa di San Giovanni in Tuba
Un’immagine degli interni della Chiesa di San Giovanni in Tuba

 

Duino, un borgo marinaro tra bianche falesie e il Carso ultima modifica: 2018-04-24T09:30:30+02:00 da Lucia Vazzoler

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