Sabato 8 agosto, nella “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, si è tenuta la seconda puntata dell’itCaffè dopo un primo incontro il 18 luglio. Argomento centrale è stata l’emigrazione italiana. Un appuntamento virtuale su scala globale del team di italiani.it. Ci sono stati diversi interventi sia dall’America Latina che dall’Europa. Tanti speaker, da una parte all’altra del mondo, hanno raccontato il loro senso di emigrazione. Si è, quindi, aperto il confronto tra i blogger del network internazionale di italiani.it in un interessante scambio di idee sull’argomento, riguardante l’emigrazione italiana nel mondo. Presenti all’itCaffè Gerardo Ferlaino e Paola Stranges, fondatori di italiani.it, e Lorenzo Stranges, direttore della Fondazione italiani.it.

Emigrazione italiana attraverso gli occhi degli speaker

L’argomento sulla emigrazione italiana nel mondo è stato introdotto da Raffaella Natale che, attraverso la fotografia di una valigia, ha spiegato il senso che dà all’emigrazione: “Per me è il ricordo una valigia”. Raffaella ha raccontato che la famiglia di suo padre era emigrata a Torino, ma poi è riuscita a rientrare in Calabria. Ha pure ricordato l’immagine di sua nonna che scriveva delle lunghe lettere ai suoi cari emigrati in Argentina.

emigrazione italiana nel mondo - arte
“Reliquie di merletti”, opera realizzata dall’artista Flora Viale con l’uso di trine dei vecchi corredi italiani acquistati nel mercatini del mondo. Foto Mostra Museo Merletto Burano Venezia.

L’emigrazione per Cristina Campolonghi di itVenezia

Il secondo intervento è stato di Cristina Campolonghi di itVenezia. “L’emigrazione ha un aspetto molto marginale a Venezia a differenza del Veneto che ha vissuto forti flussi emigratori. Venezia è un microcosmo con una buona economia e scarsa emigrazione”. Cristina ha spiegato che, all’inizio del 1900 da Venezia erano partite solo 41 mila persone contro i quasi 2 milioni che avevano lasciato il Veneto. “Venezia era invece meta di immigrazione. C’era una microeconomia in crescita”.

Francesca Chiefari di itBarcellona

Francesca Chiefari, di itBarcellona, ha informato che in Spagna vivono più di 300 mila italiani. “Per gli italiani qui è molto facile integrarsi”. Lei ha spiegato che le ragioni sono spesso di tipo economico.

emigrazione italiana nel mondo - italiani
Emigrazione italiana nel mondo: italiani in Spagna

L’alta pressione fiscale spinge soprattutto i giovani ad approdare in Spagna che prevede buoni incentivi per le nuove imprese. “La Spagna – ha aggiunto – è molto aperta culturalmente. Integrarsi è facile rispetto a molti altri paesi. Vivo a Barcellona da orma tre anni. Qui mi sono laureata e mi sono integrata molto bene sia culturalmente che lavorativamente”.

Mara Diamanti di itLondra

Mara Diamanti di itLondra ha un’esperienza positiva di emigrazione. “Io vengo da una città abituata ad accogliere gli immigrati, perciò il mio arrivo a Londra non è stato così traumatico. Non ho vissuto shock culturali.

emigrazione italiana nel mondo - madonna

Vivo qui da 10 anni e la amo così come amo l’Italia. Mi sono subito sentita a casa. Londra ha delle similitudini con la mia città. Ho scelto questa foto (la Madonna del Carmelo) che mi fa sentire come nel mio paese perché anche qui ho trovato questo festa con la sua processione”.

Il Sudamerica presente: Thamara Desalvo di itMontevideo

Thamara Desalvo da itMontevideo ha parlato della sua storia. “Ho scelto questa foto perché per me l’emigrazione rappresenta il viaggio del ritorno. La persona che è partita non sono io. Mio nonno Michele è emigrato in Uruguay nel 1900.

emigrazione italiana nel mondo - thamara desalvo
PhotoCredit: Thamara Desalvo

Lui non è riuscito a tornare nella sua terra. L’ho fatto io al suo posto e adesso sono qui in Italia. Questa foto è un pezzo della mia storia. La mia considerazione sulla emigrazione è legata all’identità: cosa siamo? Io sono uruguaiana ma in realtà sono anche in parte italiana. Per gli emigrati è un discorso molto più profondo”.

Da itAsunción, Silvano Malini

Silvano Malini ha parlato della sua esperienza come emigrato italiano residente in America Latina. “Io sento la mancanza del mio paese, del lago, le montagne, le Alpi. E’ quello che non ho qui”.

emigrazione italiana nel mondo -- lago

Facendo riferimento all’emigrazione italiana ad Asunción, Silvano ha detto che erano in tanti ad arrivare perché uno dei primi presidenti del Paraguay era innamoratissimo dell’architettura italiana. Ci sono, quindi, tanti edifici e monumenti storici realizzati da italiani. Questa passione ha favorito molto l’immigrazione italiana. Adesso è tutto cambiato. Io mi commuovo quando sento i nipoti degli italiani emigrati parlare con tanto amore dell’Italia.”

Amira Giudice di itBuenosAires

Amira Giudice di itBuenosaires ha fatto riferimento alla propria esperienza personale. “Io non ho lasciato il mio paese, ma l’emigrazione l’ho vissuta attraverso i racconti di mio nonno, partito dall’Italia negli anni ’50. L’emigrazione per me rappresenta il bagaglio di mio nonno, venuto in Argentina con le tasche vuote ma col suo bagaglio pieno di sogni. L’emigrazione è il sacrificio fatto da lui.

emigrazione italiana nel mondo - valigia
PhotoCredit: Amira Celeste Giudice

Oggi si commemora la Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo. Gli italiani venuti in Argentina hanno lasciato la loro terra per rifarsi una vita all’estero. Anch’io sono ritornata al paese di nonno e ho trovato lì un posto che ho subito sentito come la mia casa. In poche parole, l’emigrazione, per me, è la vita di mio nonno”.

Federica Puglisi di itPalazzoloAcreide

Federica Puglisi, di itPalazzoloAcreide ha spiegato che la sua visione della emigrazione è un po’ diversa. “Voglio raccontare l’esperienza di Palazzolo Acreide, un paese vicino a Siracusa. Un posto che ha visto molte famiglie emigrare all’estero.

persone intervistate

In questa foto si vedono i volti di persone di età diverse che ho intervistato durante il lockdown e che vivono all’estero. Sono dei ragazzi che si sono fatti una famiglia, alcuni si sono sposati, ma soprattutto lavorano fuori. Mi sono resa conto di come tante belle teste sono andate via dall’Italia. Le loro storie ci fanno capire come, vivendo in paesi diversi e lontani, sono riusciti a farsi una vita nuova”.

italiani.it: la rete degli italiani nel mondo

Gerardo Ferlaino, fondatore di italiani.it, ha affermato: “Oggi sto ascoltando delle storie bellissime, vere e genuine, che ci stanno arricchendo tutti. Questi sono dei momenti nei quali si cresce. Sentire le differenze tra le diverse città, le esperienze, i sentimenti… è meraviglioso. Siamo tutti italiani, ma ognuno di noi con una esperienza diversa, ma ci arricchiamo umanamente gli uni con gli altri. Tutti abbiamo un legame forte, diretto o indiretto, con l’Italia. Ognuno ha voglia di raccontarsi. Questo è lo spirito del progetto di italiani.it!”

 speakers

Lorenzo Stranges, direttore dalla fondazione italiani.it, ha riferito che il tema dell’emigrazione ha condizionato tutta la sua vita. “Sono figlio di emigrati e la mia famiglia è sparsa per il mondo. Ascoltando gli interventi delle donne del nostro team, mi viene in mente un tema: quanto è stata importante l’emigrazione per la emancipazione delle donne in Italia? Quanto è stata importante per la nostra economia?

Quanto è importante per tanti ragazzi che sono all’estero? Invito tutti quanti voi a portare avanti iniziative per sensibilizzare le istituzioni sul tema dell’emigrazione. C’è un’altra Italia fuori dall’Italia che non dobbiamo dimenticare. E’ quello che stiamo facendo come fondazione. Abbiamo diversi progetti che speriamo di poter realizzare”.

Per concludere, Paola Stranges, co-fondatrice di italiani.it, ha detto: “È bellissimo rivedervi. Vi ringrazio perché è tutto molto emozionante. Ogni vostra parola ci dà nuova energia e forza per andare avanti. Siamo sempre di più. Siete una grande ispirazione per me. Un abbraccio a tutti siete veramente fortissimi!” Appuntamento al prossimo itCaffè.

Emigrazione italiana al centro del secondo itCaffè ultima modifica: 2020-08-11T01:17:00+02:00 da Redazione

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