Un’isola in mezzo al mare che potrebbe tornare a essere pubblica e soprattutto visitabile. Un obiettivo importante da raggiungere, ma che adesso sembra trovare concretezza. L’isola di Gallinara in Liguria potrebbe diventare un bene pubblico. Infatti ci sarebbe l’interesse da parte del Ministero per i Beni culturali e il turismo ad acquisirla per lasciarla aperta ai visitatori. Una notizia molto attesa, soprattutto dai residenti delle città della costa e alle tante associazioni che negli anni si erano opposti alla cessione dell’isola di Gallinara ai privati. Un passo significativo per la tutela di questo luogo.

Isola in mezzo al mare
La particolare forma di quest’isola in mezzo al mare ligure

L’Isola di Gallinara avrà un museo

Il ministero ha disposto l’esercizio della prelazione sulla villa padronale e su parte dei diversi corpi di fabbrica in vendita. Nell’isola di Gallinara, infatti, si trova una magione che dovrebbe diventare una sede espositiva aperta al pubblico. L’Isola si trova davanti ad Albenga ed Alassio in provincia di Savona. A poco più di un chilometro dalla costa l’Isola è famosa anche per la sua particolare forma che ricorda quella di una tartaruga.

La tutela e valorizzazione delle ricchezze dell’isola di Gallinara

Inoltre è una riserva naturale, coperta quasi interamente di vegetazione. L’intenzione del ministero, dunque, sarebbe quella di trasformare la villa padronale in un museo, mentre le altre strutture dovrebbero diventare sede espositiva per valorizzare le eccezionali valenze archeologiche, storico-artistiche e paesaggistiche della zona. Si ipotizza anche che il Mibact possa coinvolgere il museo archeologico navale di Albenga nella gestione della villa padronale dell’isola e delle altre strutture. Un modo per tutelare ancora di più l’area archeologica sottomarina e quindi fare in modo che possa diventare un luogo ricerca.

Isola di Gallinara vista dalla spiaggia
Un’immagine del sito dalla costa ligure

La storia di quest’isola del mare ligure

L’isola di Gallinara era di proprietà della Chiesa fino al 1842. Poi è stata venduta ai privati, e apparteneva ad una società che faceva capo a 9 famiglie liguri e piemontesi. Infine il passaggio ad una società di Montecarlo collegata ad un magnate ucraino. Ma sapete la storia di quest’isola? Intanto è sede di una delle più grandi colonie di nidificazione dei gabbiani reali nel mar Ligure. E poi a livello naturalistico è rilevante per le sue coste frastagliata. Ha un habitat mediterraneo a macchia ad euforbia arborea e la macchia e l’orteto di leccio. 

Isola di Gallinara vista dalla spiaggia
La particolare forma a tartaruga dell’isola

Prende il nome dalle galline selvatiche che la popolavano in passato. Si racconta poi che fu scelta da San Martino di Tours, impegnato nella lotta contro l’eresia ariana per trascorrervi quattro anni in eremitaggio parziale. Nello scorso secolo una campagna di scavi archeologi ha permesso di scavare sul versante sud-est, sotto la Grotta di San Martino dove la tradizione genericamente vuole che fosse il rifugio del santo. Rinvenuti resti di antiche tombe. Infatti sin dal Medioevo vi è stato costruito un monastero colombiano e successivamente benedettino.  

La particolare forma dell'Isola di Gallinara
Dalla spiaggia ligure si può ammirare il sito

Gli itinerari da realizzare

A livello turistico, quindi, l’Isola di Gallinara offre tanti spunti. Si possono realizzare itinerari naturalistici e di storia. E poi visitare le scogliere, le grotte e le baie. Si potrà ammirare la torre di avvistamento genovese, che in tempi antichi era utilizzata per l’avvistamento dei pirati. E ancora l’antico monastero. Con l’acquisizione da parte del ministero si dovrebbe puntare ad una maggiore tutela di questo sito.

L’Isola di Gallinara diventa pubblica, acquisita dal Mibact ultima modifica: 2020-09-20T14:56:46+02:00 da Federica Puglisi

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