Comune di poco meno di 2000 abitanti sito nel territorio del Parco delle Madonie, Geraci Siculo è un piccolo tesoro urbano nel cuore della Sicilia. Il suo antico nome, “Jerax” (avvoltoio), è di origine greca e allude ai rapaci che abitavano la rocca della città. La sua storia è antichissima, i primi insediamenti risalgono addirittura alla preistoria, ma la città ha conosciuto il suo massimo splendore in epoca medievale. Dal 2019 la città è stata inserita nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e nello stesso anno ha ricevuto anche il marchio di Comune Fiorito (rilasciato dall’associazione Asproflor) per l’impegno nel migliorare la qualità della vita dei cittadini, per il riutilizzo delle risorse e per la cura degli spazi verdi. Infine si è qualificato al terzo posto all’edizione Borgo dei Borghi 2021, dopo Tropea e Baunei (in Sardegna).
Breve storia della città
Come già anticipato, le origini di Geraci Siculo sono antichissime. Reperti archeologici che testimoniano gli insediamenti preistorici nella zona sono conservati al Museo Archeologico di Palermo e al Museo Minà Palumbo della vicina Castelbuono. Le prime testimonianze sulla città si hanno a partire dall’840 d.C. durante la dominazione araba in Sicilia. Nella seconda metà dell’anno Mille viene istituita la Contea di Geraci dai Normanni e passò sotto il controllo della famiglia Ventimiglia dal 1252. La città perse lo status di capitale nel 1419, quando Giovanni I Ventimiglia decise di trasferirla a Castelbuono. Quasi vent’anni più tardi, nel 1436 la Contea di Geraci divenne Marchesato. Negli anni successivi Geraci Siculo ha visto un lungo ma inesorabile declino, come molte altre città dell’entroterra siciliano. Nonostante ciò, questo piccolo borgo ha comunque mantenuto il suo antico fascino medievale.
Cosa vedere a Geraci Siculo
L’antica grandezza di Geraci Siculo si nota già dalle tante chiese presenti in città (più di dieci). Tra queste spiccano sicuramente la chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente alla metà del XIV secolo, la chiesa di Santo Stefano, con il suo particolare campanile a conci colorati e la chiesa di Sant’Anna, cappella palatina fatta costruire da Francesco I Ventimiglia, che custodiva il teschio della santa. Altra struttura interessante di Geraci Siculo è il Bevaio della Santissima Trinità, fatto costruire per volere del marchese Simone Ventimiglia. Si tratta di un abbeveratoio con due fontane laterali, sormontante da due piccole piramidi con una grande vasca centrale. Al centro è visibile l’antico stemma della casata dei Ventimiglia. Come ogni roccaforte, anche Geraci aveva il suo castello (realizzato probabilmente in epoca bizantina). Divenuto nel tempo fortezza militare inaccessibile ai nemici durante il periodo dei Ventimiglia, di questo maniero oggi rimangono soltanto i ruderi.
Struttura più recente (2014) è invece il Salto del Ventimiglia. Si tratta di una costruzione in vetro e acciaio, per ammirare il panorama, posta nel centro storico di Geraci Siculo. Il suo nome legato alla storia del conte Francesco I Ventimiglia il quale nel 1338, per sfuggire alle truppe di Pietro II di Sicilia durante l’assedio di Geraci, si lanciò nel dirupo (dove oggi sorge la struttura) con il suo cavallo.
La Cavalcata dei Pastori e la Giostra dei Ventimiglia
Geraci è anche tradizione ed eventi. Oltre alla festa del Santissimo Crocifisso (3 maggio), del patrono San Bartolomeo (24 agosto) e della Vergine Maria Bambina (8 settembre), in estate si svolgono anche la Cavalcata dei Pastori (A Carvaccata di Vistiamara) e la Giostra dei Ventimiglia. La prima, si svolge ogni 7 anni la terza domenica di luglio (la prima risale al 1643). Consiste in una sfilata a cavallo con abiti tradizionali per le vie del paese dall’abitazione del cassiere, il pastore più anziano, fino alla chiesa madre. Si tratta di un segno di riconoscenza e ringraziamento dei pastori verso Dio. La Giostra dei Ventimiglia si svolge invece la prima settimana di agosto. È una manifestazione in costume, con rappresentazioni medievali, giochi cavallereschi e rievocazioni legate a eventi della famiglia Ventimiglia.
Geraci Siculo è una piccola perla nelle Madonie da scoprire e da vivere. La tipica accoglienza della gente siciliana, unita a quell’atmosfera da borgo medievale, rendono Geraci un paese unico. La storia millenaria, i piatti tipici (come la pittrina ca fasola, il fagiolino verde locale), le tradizioni religiose e le rivisitazioni storiche fanno il resto.