Gesualdo è un comune della provincia di Avellino, che sorge nell’area della Valle del Calore. L’etimologia del nome è legata alla prestigiosa famiglia dei Gesualdo. Il paese accolse il noto compositore Carlo Gesualdo, principe di Venosa e nipote a San Carlo Borromeo, raffinato precursore della musica moderna e importante madrigalista. Proprio qui, il musicista, che vi si rifugiò per fuggire a vicende tragiche, soggiornò e morì.

Gesualdo, borgo

Il borgo si erge nel cuore dell’Irpinia e si caratterizza per la presenza di un imponente castello, al di sotto del quale si snodano le vie e i vicoli che caratterizzano il centro storico. “Gesualdo è un paese ameno et vago alla vista quanto si possa desiderare co’ un’aria veramente soave e salubre”, così scriveva nel 1594 Alfonso Fontanelli, diplomatico di Casa d’Este.

Gesualdo, il castello

L’imponente maniero

Il castello di Gesualdo, le cui origini secondo alcuni studiosi risalirebbero all’Alto Medioevo, mentre secondo altri sarebbero da rintracciare nel IX secolo, fu trasformato in corte tardo-rinascimentale dal principe e musico Carlo Gesualdo, che vi dimorò. Il maniero si erge fiero sulla sommità di un colle e rientra tra i monumenti più significativi della storia dell’Irpinia e della Campania. Il suo perimetro è delineato da quattro torrioni circolari.

Veduta da Palazzo Pisapia

La strada d’accesso al complesso monumentale è un ampio viale lastricato in pietra che parte dalla sottostante Piazza Neviera. Al suo interno presenta un cortile caratterizzato al centro da una vara di pozzo e, sullo sfondo, una facciata in stile rinascimentale. Nei pressi del castello si possono ammirare i magnifici palazzi Pisapia e Mattioli.

I luoghi sacri

Anche le chiese di Gesualdo son molto belle e antiche. Ve ne sono diverse, tra le principali rientra la chiesa di San Nicola, di origine medievale e poi ricostruita, che ha una facciata barocca e il portale del 1760 in pietra scolpita. Segue la chiesa del Rosario, in piazza Neviera, con l’annesso convento domenicano, cominciata da Carlo Gesualdo e conclusa da Nicolò Ludovisi nella prima metà del Seicento, che è ricca di altari barocchi di marmo policromo.

chiesa
Interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie

Altrettanto interessante è la chiesa di Santa Maria delle Grazie, eretta insieme al monastero dei Cappuccini nel 1592, che conserva la pala del Perdono, realizzata da Giovanni Balducci (1609). Infine, la chiesa di Santa Maria degli Afflitti, costruita nel 1612, che custodisce un dipinto di Guarini di Solfora. Anche le fontane sono da vedere: quella dei Putti (1605), d’Alabastro (1688), del Canale e l’antico lavatoio. Un altro monumento di estrema bellezza è il Cappellone, oggi luogo sacro, noto anche come “cappella del Santissimo Sacramento”, in passato era un luogo di ritrovo della nobiltà e sede della Dogana.

vie

I prodotti agroalimentari certificati

Gesualdo è noto anche per l’importanza dei suoi prodotti agroalimentari tradizionali certificati: il pomodorino seccagno di Gesualdo, il sedano di Gesualdo e l’aglio dell’Ufita. L’olio extravergine di oliva Irpinia Colline dell’Ufita derivante in parte dalla varietà Ravece è invece un prodotto Dop. Anche i piatti tipici sono molto apprezzati. Tra questi: le lachene e fasule (tagliatelle e fagioli), la panzetta r’aino ‘mbottita (pancetta di agnello farcita). Gesualdo ha veramente tanto da offrire in termini di storia, arte, cultura, gastronomia e rientra tra i borghi più belli d’Italia.

(Foto: Pro loco Gesualdo AV, Pagina Facebook)

Gesualdo, il borgo del Principe di Venosa, nel cuore dell’Irpinia ultima modifica: 2023-10-24T07:51:00+02:00 da Antonietta Malito

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