Giorgio Armani è grande moda e anche grande cultura. E’ proprio di questi giorni la notizia che il Gruppo di Giorgio Armani, straordinaria eccellenza italiana nel mondo, diventerà nuovo socio fondatore sostenitore del Teatro alla Scala di Milano. Lo ha annunciato il consiglio di amministrazione dell’ente lirico. Specificando che la formalizzazione di questo importante sodalizio tra il teatro e la casa di moda avverrà il prossimo 17 maggio, in occasione dell’assemblea della Fondazione Teatro alla Scala, presieduta dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. Da statuto, in qualità di socio fondatore, il Gruppo Armani sarà tenuto a versare 600 mila euro in cinque anni. Una ulteriore conferma del grande amore dello stilista per la sua Milano.

La Scala Armani
(ph credit: Wolfang Moroder CC BY-SA 3.0, Jan Schroeder CC BY 3.0)

Ai milanesi, a inizio dicembre, a ridosso della tradizionale festa di Sant’Ambrogio e in occasione del vicino Natale, aveva scritto in un messaggio apparso su un cartellone nella centralissima via Broletto. “Io ci sono per Milano, con i milanesi, con sentimento. Giorgio Armani”. Oggi Armani è presente con una partecipazione di grande valore simbolico, perché il re della moda e lo storico teatro milanese (cui lo stilista è molto legato) sono simboli dell’Italia nel mondo. Giorgio Armani, tra i primi a sostenere la Fondazione dopo la sua nascita nel 1997, ha voluto ribadire il suo impegno per la città in questo ultimo anno così sconvolgente. All’inizio della pandemia, il Gruppo aveva deciso di riconvertire tutti i propri stabilimenti italiani nella produzione di camici monouso destinati alla protezione individuale degli operatori sanitari impegnati a fronteggiare il Coronavirus. Quindi, un impegno importante su tutti i fronti.

“Sento il dovere morale di contribuire per sostenere il teatro, vero simbolo di resistenza intellettuale”

“Non potevo certo trascurare il settore della cultura, colpito duramente in ogni suo aspetto – ha dichiarato Giorgio Armani, presidente e amministratore delegato del Gruppo – Questa nuova iniziativa è dedicata alla città di Milano. Per il valore simbolico della Scala, ma anche per i miei legami affettivi e personali con essa. Per i ricordi dei tanti spettacoli e concerti cui ho assistito. Degli ospiti illustri che ho vestito, di esperienze indimenticabili come la creazione dei costumi, nel 1994, per l’«Elektra» di Richard Strauss diretta dal Maestro Sinopoli. Ora, più che mai, sento il dovere morale di contribuire attivamente a sostegno del teatro, patrimonio di milanesi e non, vero e proprio simbolo di resistenza intellettuale».

Milano Teatro la Scala
(ph credit: Jacub Halun CC BY-SA 4.0)

Un contributo era arrivato anche lo scorso dicembre, in occasione della prima che La Scala aveva messo in scena a porte chiuse. In quell’occasione lo stilista aveva realizzato i costumi dei primi ballerini Nicoletta Manni, Martina Arduino, Virna Toppi, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello e dei solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo. “Un gesto che guarda al futuro della nostra città – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala – Alla sua ripresa e a una sinergia vincente. Preannunciata a dicembre dalla collaborazione tra la Maison e il Teatro in occasione della Prima della stagione. Uno spettacolo straordinario, svoltosi senza pubblico ma visto in tutto il mondo. E durante il quale insieme alla musica abbiamo potuto ammirare gli abiti di scena creati da Armani per le artiste e gli artisti”.

Giorgio Armani e il Teatro alla Scala, due simboli dell’Italia nel mondo

Questo sodalizio indica un segnale forte di ripartenza. Venuto proprio in occasione della riapertura dei teatri nelle zone “gialle”. E in occasione della posa della prima pietra della palazzina di via Verdi che servirà ad ampliare gli spazi della sede storica della Scala. “Essere insieme internazionali e inconfondibili, due simboli dell’Italia nel mondo ma anche due realtà profondamente milanesi”. Così il sovrintendente e direttore artistico Dominique Meyer. “Condividere gli stessi obiettivi di bellezza e ricerca instancabile nella qualità. Vivere lo stesso connubio tra arte e alta tradizione artigiana sono le caratteristiche che fanno del Teatro alla Scala e di Armani l’incarnazione dello spirito migliore di questa città. … Un segnale forte della volontà di Milano di ripartire”. La Scala riaprirà al pubblico l’11 maggio con il concerto dei Wiener Philharmoniker diretto da Riccardo Muti.

Giorgio Armani nuovo socio fondatore del Teatro alla Scala ultima modifica: 2021-05-04T15:30:00+02:00 da Cristina Campolonghi

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