Oggi, 25 novembre, come ogni anno, in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno, tristemente attuale, che continua a far registrare dati allarmanti anche nel nostro Paese.

Giornata del 25 novembre

Risale appena ai giorni scorsi la brutale uccisione della giovane Giulia Cecchettin, per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta. Una vicenda che ha profondamente scosso le coscienze per l’efferatezza dell’omicidio e per la giovane età della vittima, appena 22enne. I dati del dossier annuale del Viminale sono raccapriccianti: dall’inizio di quest’anno a oggi si contano oltre 100 femminicidi. Questi numeri parlano chiaro: ci troviamo di fronte a una questione culturale da cambiare, in famiglia e a scuola, attraverso l’educazione affettiva e sessuale.

Dolore

In memoria di tre attiviste

Questa Giornata fu istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 in memoria delle sorelle Mirabal, tre attiviste politiche uccise nel 1960 nella Repubblica Domenicana. Era il 25 novembre del 1960 quando le tre donne furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Si recavano a far visita ai loro mariti in prigione quando furono condotte in un luogo nascosto, violentate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate. Infine, gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.

Giornata del 25 novembre, scarpe rosse

Le sorelle Mirabal sono considerate delle rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che, per oltre un trentennio, tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos. Dal 2009, questa giornata è simboleggiata dalle scarpe rosse. L’idea è nata proprio in quell’anno da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos. L’opera fu realizzata in una piazza in omaggio alla sorella, uccisa dal marito, e alle donne messicane vittime di violenza.

donna

Un gesto che può salvare la vita

Numerose sono le iniziative culturali e istituzionali in programma in diverse città italiane per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Va ricordato che esiste un segnale d’aiuto che le donne in pericolo possono utilizzare, per strada o in qualunque luogo pubblico. E’ necessario conoscerlo per essere in grado di comprenderlo e intervenire tempestivamente per salvare una vita.

Giornata del 25 novembre, segnale d'aiuto

Per aiutare le donne in pericolo, durante la pandemia, periodo in cui sono aumentati i casi di violenza domestica a causa dell’isolamento forzato, è stato creato un gesto poi diventato internazionale: il Signal for Help o Segnale d’aiuto. Questo semplice gesto che si fa con una mano, in alcune situazioni può rivelarsi veramente efficace per salvare una vita, ma è importante saperlo riconoscere. Creato dal Women’s Funding Network e dalla Canadian Women’s Foundation consiste nel piegare sul palmo il pollice di una mano mantenendo all’insù le altre quattro dita per poi chiuderle a pugno. Tra le iniziative in programma per oggi, a Roma, a partire dalle 9.30, va in scena “ora basta con la violenza sulle donne”, un evento di sport, danza e moda a sostegno della Casa Internazionale delle Donne.

(Foto: Pixabay)

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è ora di dire “basta” ultima modifica: 2023-11-25T07:48:00+01:00 da Antonietta Malito

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