La Sicilia è una terra fondata sui miti e sulle leggende, ma questi, come sempre, nascondono un po’ di verità. Spesso le tracce di questi miti si trovano sotto metri di terra, in attesa di essere rinvenute dagli archeologi. Altre volte invece queste sono alla luce del sole ma, nonostante la loro imponenza e magnificenza, sono spesso dimenticate per secoli e sottovalutate per decenni. Uno dei più importanti esempi è quello delle Grotte della Gurfa, situate nell’entroterra siciliano, a pochi chilometri dal comune di Alia (Palermo). Si tratta di una costruzione rupestre, utilizzata per secoli dai contadini della zona come granaio. In realtà queste “grotte” sono legate al mito di Minosse, re di Creta e padre del Minotauro.

Esterno Grotte della Gurfa
Foto: © Davide Mauro – Wikimedia Commons.

Dal gennaio 2010, il sito è stato infatti ufficialmente censito come “Luogo degli eroi per il mito di Dedalo e Minosse” con Decreto dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana. La Gurfa è un gioiello “nascosto” della Sicilia, probabilmente uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo. È un luogo talmente affascinante da essere stato una delle location del film L’uomo delle Stelle di Giuseppe Tornatore e del videoclip del brano “Io non ti lascerò mai” di Amedeo Minghi. Si tratta infatti di una tomba à thòlos (campaniforme) alta più di 16 metri, forata in alto, proprio come il Pantheon di Roma. A confermarlo è lo storico dell’arte e architetto Carmelo Montagna, il principale studioso del complesso ipogeo della Gurfa.

Come sottolinea Montagna: «nonostante l’uso improprio plurisecolare di stalla-magazzino e agricolo-abitativo, di cui resta traccia nella dizione araba “Gurfa”, si rivela nelle sue dimensioni monumentali come una grande architettura di sofisticata progettazione e realizzazione. In particolare l’ambiente campaniforme, a thòlos, forato in sommità, il più vasto del Mediterraneo, è direttamente confrontabile ed associabile a tipologie tholoidi di cultura minoico-micenea».

Tomba di Minosse e Pantheon dei Sikani

Secondo il mito di Minosse, dopo la fuga di Dedalo, il re di Creta decise di seguirlo fino in Sicilia, per catturare il fuggitivo. Accolto alla reggia del re sicano Cocalo (dove si rifugiava Dedalo), Minosse venne ucciso dalle figlie del monarca durante un bagno. L’imponenza delle Grotte della Gurfa è un segno di come questo ipogeo fosse riservato ad una personalità importante del mondo antico, appunto un “Minos” (re). Come ricorda ancora lo storico Montagna «“tombe di Minos” in Sicilia se ne sono individuate più di una … tutte concrete e possibili. Quella della Gurfa di Alia (PA) ha però i caratteri monumentali di eccezione architettonica, unici ed originari perfino rispetto alla celebrata thòlos di Atreo a Micene, dove c’è traccia della sapienza architettonica di un “dedalico costruttore”. La Gurfa doveva quindi essere una sorta di “Pantheon dei Sikani”».

Schema Grotte della Gurfa
Foto: © Davide Mauro – Wikimedia Commons.

Grotte della Gurfa: l’evento astronomico durante l’Equinozio di Primavera

La prova che le Grotte della Gurfa siano un tempio-santuario è data dal foro che si trova nella parte alta. Questo rappresenta lo Zenith (ovvero il punto sulla sfera celeste perpendicolare a quello dell’osservatore del pianeta terra, contrapposto al Nadir). Durante l’Equinozio di Primavera si verifica un particolare evento astronomico, in cui un raggio di luce colpisce il pavimento, nel punto esatto del Nadir.

Equinozio di Primavera alla Gurfa
Foto: © Davide Mauro – Wikimedia Commons.

Come ancora spiegato dall’architetto Montagna «Si tratta del “funzionamento” come struttura calendariale del monumentale ambiente a thòlos per la misurazione/controllo di Equinozi/Solstizi. Alle ore 12 solari dei giorni a cavallo dell’Equinozio di Primavera i raggi solari filtrano da un foro artificiale nella roccia e colpiscono la fossa del Nadir pavimentale. Questa si collega idealmente all’Oculus dello Zenit 16 metri sopra, per definire la struttura simbolica che Mircea Eliade chiama Axis Mundi. Evidente ritualità che si ripete esattamente nei giorni dell’Equinozio d’Autunno. La potente lama di Luce che penetra dall’Oculus della thòlos, nel suo movimento di discesa fino al punto di incontro con il pavimento orizzontale, crea effetti di autentica Ierofania (rivelazione di un elemento divino). È angolata esattamente a 72° alla base e 36° al vertice. Corrisponde alla costruzione geometrica del Triangolo Aureo. Assieme ad altri “segni” è la firma del progettista di “Tradizione Dedalica”».

Parete interna Tholos Gurfa
Foto: © Davide Mauro – Wikimedia Commons.

Gli studi effettuati dallo storico dell’arte Carmelo Montagna hanno quindi evidenziato come quel “granaio” al centro della Sicilia sia in realtà un ipogeo di inestimabile valore storico, mitologico e architettonico, ovvero tomba del leggendario re di Creta Minosse che, alla ricerca di Dedalo, trovò la morte proprio nell’Isola al centro del Mediterraneo.

Le Grotte della Gurfa e il mistero della tomba di Minosse in Sicilia ultima modifica: 2021-02-10T09:00:00+01:00 da Antonello Ciccarello

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