Non tutti emigrano in Paesi dove si parla inglese, francese o spagnolo, che sono tendenzialmente gli idiomi più vicini a noi. Spesso si imparano anche a scuola. E anche se gli ambienti lavorativi sono sempre più internazionali e l’inglese è la lingua più usata, molti expat si confrontano con la necessità di imparare una lingua difficile.
Stando agli ultimi dati pubblicati dalla Fondazione Migrantes, è la Germania la destinazione preferita dagli italiani che emigrano, seguita da Regno Unito, Svizzera e Francia. E poi da America del Sud e America centro-nord. Gli altri continenti sono minoritari, ma ci sono alcuni Paesi, come i Paesi Arabi, che attirano i lavoratori stranieri con gli ottimi stipendi e i benefit che offrono. Anche l’Europa del Nord è meta dei nostri connazionali, così come le economie emergenti. Tedesco, danese, svedese, arabo, cinese, russo: sono tutte lingue lontane dall’italiano, con cui però alcuni di noi devono confrontarsi. La difficoltà deriva da diversi fattori, tra cui la grande differenza con la nostra lingua a livello di vocabolario e, in alcuni casi, anche di grammatica.
Imparare una lingua difficile: la mia esperienza
Quando mi sono trasferita in Gran Bretagna pensavo di conoscere abbastanza bene l’inglese. Lo avevo studiato a scuola (fin dalle elementari). Avevo fatto due vacanze studio tra Inghilterra e Irlanda, uno scambio interculturale, diversi viaggi nei Paesi anglofoni. E anche un corso intensivo di lingua nei mesi prima di partire. Eppure confrontandomi con i nativi ho subito capito che… non capivo! Le mie competenze linguistiche, che giudicavo buone, erano in realtà insufficienti.
Questo piccolo aneddoto personale ha l’obiettivo di trasmettere un messaggio. Arrivare in un Paese straniero è un piccolo shock, a livello linguistico sicuramente (e anche per tanti altri aspetti). E questo vale a maggior ragione per lingue che non si imparano a scuola e con cui non si ha alcuna familiarità. Qui di seguito troverai qualche consiglio che a me è servito.
Imparare una lingua difficile: non esiste un unico metodo di studio
Per imparare una nuova lingua secondo me è necessario fare un corso. Qui potrai confrontarti con un insegnante, innanzitutto. Poi potrai approfondire tutti gli aspetti della lingua, inclusa la grammatica. Per quanto possa sembrarti noiosa, vedrai presto come una solida grammatica sarà essenziale quando vuoi parlare o scrivere e rischi di impappinarti. Al corso devi però abbinare uno studio personale. E questo non vuole solo dire fare gli esercizi o studiare il manuale. Ma leggere libri e giornali, ascoltare la radio, guardare la tv e soprattutto uscire e cercare qualsiasi occasione per esercitarsi. Andare in un negozio, iscriversi in piscina, parlare con un addetto di banca o di un’agenzia immobiliare: tutto serve. Getta alle ortiche la timidezza e buttati.
Imparare una lingua difficile: esercitati sempre e con tutti
Esercitarsi sempre e ovunque. Il metodo migliore è trovarsi un lavoro. Ma vanno bene anche un’attività di volontariato, uno sport di squadra, la partecipazione a un gruppo che abbia un interesse comune. Insomma, è fondamentale uscire di casa e cercare qualcuno con cui parlare. Ti farai qualche brutta figura all’inzio, magari, ma solo così potrai migliorare.
Leggere, leggere, leggere. L’ho già accennato, ma non fa male ribadirlo. Leggi romanzi, fumetti, giornali, riviste, quello che vuoi tu. Ma leggere è un modo facile e indolore per imparare una lingua. Lo puoi fare con i tuoi tempi (all’inizio inevitabilmente lunghi) e scegliendo i testi che ti interessano. E senza nemmeno accorgetene ti rimarranno in testa una serie di parole, modi di dire ed espressioni che nessuna scuola o grammatica ti insegna.
Crederci. La fiducia e l’ottimismo sono un ottimo compagno di viaggio nella vita. E servono anche quando si vuole imparare una lingua difficile. A differenza dei bambini e dei ragazzi che imparano sicuramente più facilmente una lingua, gli adulti fanno più difficoltà. Ma hanno più motivazione, basi linguistiche più solide e una migliore comprensione delle situazioni in cui la lingua si usa (e il contesto è essenziale per capire una conversazione, quanto le parole usate in essa).