Sabrina, una giovane poetessa salentina, nome in arte Sarinbloog, ha pubblicato il suo primo libro. Sabrina si è raccontata ai nostri microfoni ed è stato davvero un piacere poterle dedicare del tempo e ascoltarla.

Quando è nata la tua passione per la scrittura?

Non ricordo un momento ben preciso, ma ricordo che già a nove anni scrivevo poesie. Mi piaceva leggere le poesie che mia sorella studiava a scuola e poi mia madre, durante l’adolescenza, mi regalò un diario su cui scrivevo tutto ciò che avevo dentro. Quello è stato il primo di una lunga serie di diari e quaderni che hanno custodito i miei pensieri e le mie emozioni. Anche se nella vita mi sono sempre occupata di altro, la passione per la scrittura ha rappresentato un progetto fondamentale che ora ho finalmente sviluppato.

Perchè hai deciso di pubblicare un libro ora?

Mio marito mi ha sempre incoraggiata a seguire questa mia passione, così come hanno sempre fatto tante mie amiche, spingendomi a scrivere affinchè le mie parole e le mie emozioni potessero arrivare al cuore di chi le leggeva. Quando sono diventata mamma mi sono resa conto che, nel mio piccolo, potevo donare il mio pensiero agli altri, perché ognuno di noi dona ciò che è.

Se ci alleniamo ad associare alle parole la nostra musica interiore possiamo danzare con le nostre anime e trovare una serenità in esilio e lontana dai nostri trambusti giornalieri.

Quindi è per questo che hai scelto di scrivere un libro di poesie anzichè un romanzo?

La scelta di scrivere poesie è sicuramente impopolare e, forse, azzardata, ma è così anche il mio libro “Sul precipizio delle emozioni”.

La copertina è stata dipinta da mio marito, artista noto a livello internazionale e, lo pseudonimo che appare in copertina è in netta contrapposizione con la mia reale identità palesata nella prefazione e nella critica curata da due poeti contemporanei. Il concetto di unione e quello della solitudine sono i temi centrali del mio libro che rappresenta una continua sfida alla comprensione, un emblema concreto del precipizio su cui spesso ci fa barcollare la vita.

Perchè in un mondo tecnolgico la scelta di un’edizione solo cartacea?

Perchè sfogliare le pagine, toccarle, significa sentire davvero le parole, appartenerle.

Questo è un libro da portare appresso, un libro che, mi auguro, faccia venire la voglia di essere regalato a qualcuno che ha bisogno di un abbraccio più lungo di due minuti. Questo è un libro nato come soddisfazione personale, senza aspettativa alcuna, nato dal desiderio di sentirmi vicina a chi soffre, per incoraggiare, con le parole, chi mi legge, affinché possa trovare la forza di fare meglio di me, con le proprie forze.

Grazie Sabrina, è stato un piacere.

Intervista a Sabrina, autrice di “Sul precipizio delle emozioni”, che si racconta ai nostri microfoni ultima modifica: 2024-05-10T07:20:17+02:00 da laracalogiuri

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