Con i suoi 64.000 abitanti l’isola di Ischia è la terza più popolosa d’Italia dopo Sicilia e Sardegna. Lontana anni luce dalla fama della più piccola ma maggiormente pubblicizzata Capri, la sua fama come meravigliosa località turistica è relativamente recente. Ma le sue bellezze e i suoi panorami non hanno nulla da invidiare a nessuna località marittima italiana.

Isola dei vasi…o delle scimmie?

Situata nel golfo di Napoli, Ischia era già conosciuta ai tempi dei Greci, che la chiamavano Pithekoussai. L’etimologia di questo nome è incerta, poiché molti studiosi (ma non tutti) la associano al termine pithekos, che significa scimmia. Questo termine, infatti, allude al mito dei Cercopi, gli abitanti delle isole flegree che Zeus trasformò in scimmie. Questa teoria, però, cozza con quella dello storiografo Plinio il Vecchio. Egli, infatti, fa derivare il nome greco dell’isola da pythos (anfora), dati i numerosi ritrovamenti di antichi vasi sull’isola e nel golfo di Napoli. È certo anche il passaggio dei fenici sull’isola, di cui apprezzarono la posizione, perfetta per i loro traffici commerciali.

Il Castello Aragonese di Ischia
Il Castello Aragonese di Ischia. Fonte: Noleggio Citara

In possesso di importanti fortificazioni come il castello Aragonese, costruito su una struttura preesistente che aveva le stesse funzioni difensive, l’isola legò le sue sorti alle dominazioni che la possedettero (greci, romani e i vari regnanti di Napoli). Anche per questa sua funzione prettamente difensiva, le bellezze di Ischia vennero sempre sottovalutate e i suoi abitanti sono sempre stati pescatori e agricoltori. Fu l’editore Angelo Rizzoli a far conoscere le potenzialità turistiche dell’isola al mondo quando nel 1951 vi approdò col suo panfilo. In pochi anni le celebrità da tutto il mondo cominciarono a passare qui le loro vacanze, provocando una forte impennata nella creazione di strutture alberghiere e termali.

Le bellezze dell’isola verde

L’isola di Ischia, infatti, è dotata di acque termali alcaline conosciute sin dai tempi dei Greci, che credevano che queste sorgenti potessero davvero allungare la vita di chi vi si immergeva. Le acque della sorgente di Nitrodi, ad esempio hanno delle proprietà eccezionali per curare disfunzioni della vescica e dello stomaco.
Ma sono le spiagge la più ovvia e spettacolare attrattiva dell’isola. La più grande e confortevole è la Chiaia a Forio d’Ischia, presa letteralmente d’assalto durante la stagione estiva. Se invece si desidera un contesto più tranquillo e riservato, c’è la Baia di San Montano, che si trova a Lacco Ameno. Lo spettacolo dell’acqua limpida a contatto con la sabbia dorata è assolutamente da cartolina. La spiaggia dei Maronti, raggiungibile in barca da Sant’Angelo, al contrario delle precedenti ha una sabbia fine e scura, ed è riscaldata dalle acque termali che sfociano nel mare. Questo fenomeno si percepisce anche a Sorgeto di Ischia, ancor più godibile dopo gli oltre 230 scalini da affrontare per raggiungerla.

Baia del Sorgeto di Ischia
La baia del Sorgeto di Ischia. Fonte: FAI

Tra le altre attrazioni dell’isola, oltre al già citato Castello Aragonese, collocato su un isolotto e accessibile tramite un ponte che lo collega all’isola, possiamo citare la Chiesa dell’Immacolata, la cui posizione rialzata regala uno splendido scorcio di tutto il panorama ischitano.
Ultimo luogo da citare, ma non per importanza, è Borgo Sant’Angelo, dove i VIP e facoltosi ogni anno trascorrono le loro vacanze lontano dalla calca dei comuni mortali. Ischia, ad ogni modo, in primis è patrimonio dei fieri ischitani, che ne difendono costumi e tradizioni. E guai a parlarne male! Per dirla con un loro aforisma, che fa riferimento al terremoto che sconquassò Ischia nel 1883, «ccà succer Casamicciola».

Alla scoperta di Ischia, l’isola verde della giovinezza ultima modifica: 2019-03-14T09:00:08+01:00 da Luigi Bove

Commenti