Il noto settimanale britannico Economist non ha dubbi. È l’Italia il paese dell’anno 2021. La scelta è ricaduta sul nostro paese, secondo il periodico, per via delle politiche intraprese in questi mesi dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il premier viene descritto come politico “competente e rispettato a livello internazionale”. Il suo governo sostenuto da “un’ampia maggioranza di politici che ha messo da parte le proprie divergenze per sostenere un programma di riforme profonde”.
Un riconoscimento che non può non far piacere all’esecutivo. In generale a un paese che è stato fin da subito tra i più colpiti della pandemia. Oggi rappresenta uno di quelli più avanti nella campagna vaccinale.
Economia e pandemia: le motivazioni dell’Economist
Proprio la risposta al coronavirus, che ha permesso oggi all’Italia di essere uno dei paese col più alto tasso di vaccinazioni in Europa: per fare un raffronto, mentre nella Penisola la percentuale di vaccinati con almeno una dose è superiore all’88%, nel Regno Unito questa quota si ferma poco sopra il 75%.
Un altro fattore che ha spinto l’Economist a riconoscere il nostro paese come il migliore degli ultimi dodici mesi è la crescita economica, da sempre un punto debole dell’Italia. Invece, il cosiddetto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, varato dal governo Draghi con l’obiettivo di far fronte alle conseguenze economiche della pandemia, sta avendo un esito molto positivo. Attraverso questo piano si sta ottenendo una ripresa più rapida di quella di colossi come Germania e Francia.
Per questi motivi, quindi, il prestigioso settimanale britannico ha pensato che l’Italia fosse la nazione più meritevole per ricevere questo premio. Un modo per sottolineare ulteriormente ciò che è avvenuto nel corso del 2021.
Cosa significa davvero essere il paese dell’anno per l’Economist
Occorre però chiarire che quello dell’Economist è solo un riconoscimento formale: non comporta un vero e proprio premio di alcun tipo, se non il prestigio che deriva dalla nomina.
Inoltre, alcuni fanno notare come anche questa scelta vada contestualizzata: l’Economist è una rivista economica molto schierata sul fronte della destra liberista, e quindi vede logicamente di buon occhio le politiche di Draghi, a cui è politicamente allineata.
Il riconoscimento è inoltre dettato da un giudizio arbitrario e che non si basa su parametri scientifici, ma solo sulla percezione della redazione della rivista. In passato hanno ricevuto il premio paesi non certo di primo piano come ad esempio Myanmar e Colombia. Entrambi i Paesi hanno attraversato gravi crisi politiche
Fonte fotografia in evidenza: Governo.it, CC BY 3.0 , via Wikimedia Commons