La ricorrenza religiosa di San Giuseppe in Italia coincide con la festa laica dedicata ai papà. Una festa che nasce all’inizio del secolo scorso, insieme alla giornata dedicata alle mamme per ringraziare tutti i padri per il loro ruolo di genitori. Nel mondo la festa dei papà è celebrata in giorni diversi e anche con modalità differenti a seconda delle tradizioni dei vari paesi.  

San Giuseppe, il padre per eccellenza

Il culto di San Giuseppe è molto antico e sembra sia nato in Oriente nell’Alto Medioevo. La solennità cade proprio il 19 marzo, giorno in cui il santo conclude la sua vita terrena. Nel 1479 papa Sisto IV dedica questo giorno a San Giuseppe, il padre putativo di Gesù. Successivamente, nel 1621 Gregorio XV dichiara il 19 marzo festa di precetto e nel 1870 Pio IX proclama San Giuseppe patrono della Chiesa universale. Dunque il padre per eccellenza, figura modello, è Giuseppe l’umile falegname che accetta di crescere come suo figlio il frutto divino del grembo di Maria. Come molte feste cattoliche anche la solennità dedicata al padre putativo di Gesù ha riferimenti pagani. Infatti nella tradizione contadina il giorno della vigilia dell’equinozio di primavera si incendiavano i resti del raccolto, molto probabilmente per salutare solennemente la stagione della rinascita.

Riti e tradizione

Pe ricordare questo antico rito in molte località del Sud Italia si organizzano ancora i falò di San Giuseppe come riti propiziatori per invocare fertilità dei campi e raccolti copiosi. Tra le regioni dove viene perpetrata questa usanza la Campania, la Puglia e la Basilicata. Si accende il fuoco e si fa festa perché, secondo le credenze popolari, le fiamme distruggono tutto ciò che è vecchio e danno spazio al nuovo. Si tratta di un vero e proprio passaggio tra una stagione e l’altra, tra il freddo inverno e la colorata e tiepida primavera.

fuoco

Un po’ ovunque i falò sono accompagnati da canti e balli e anche da belle tavole imbandite con i prodotti della terra per arricchire ulteriormente la festa con prelibate degustazioni. E, ancora, durante i falò di San Giuseppe è tradizione bruciare tra le fiamme un ramo d’ulivo, simbolo della pace e della cristianità. L’augurio è quello di una nuova vita benedetta da Dio, con la serenità nei cuori, per una vera e concreta fraternità di cui c’è sempre tanto bisogno. Specialmente nel mondo d’oggi oppresso dalle guerre e afflitto da tante altre calamità.

La data del culto di San Giuseppe che normalmente cade il 19 marzo, a volte viene posticipata. Ciò succede quando il 19 marzo cade nella Settimana Santa o coincide con la Domenica delle Palme o con una domenica di Quaresima. Coincidenza che sussiste quest’anno con la IV Domenica di Quaresima e, dunque, la solennità di San Giuseppe è trasferita a lunedì 20 marzo.

(In evidenza San Giuseppe -opera di Guido Reni/Wikipedia pubblico dominio)

L’antico culto di San Giuseppe e la festà del papà ultima modifica: 2023-03-19T09:00:00+01:00 da Redazione

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