Lockdown nazionale: è questa la richiesta avanzata a gran voce dai medici di tutta Italia. Una richiesta che risponde ad una situazione d’emergenza che, al di là delle singole regioni, inizia a riguardare tutta la Penisola. Solamente due settimane fa si parlava di una soglia che, se toccata, avrebbe fatto scattare la chiusura del Paese: 2.971 persone ricoverate in terapia intensiva per contagio da Covid-19.

lockdown - laboratorio di analisi

Una soglia ormai superata, con 2.749 posti letti occupati (dati aggiornati a domenica 8 novembre). Ma, a preoccupare, sono anche i ricoverati con sintomi più lievi. Un sovraccarico per le strutture ospedaliere, per i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario. Che, ora, hanno deciso di far sentire le loro voci.

Il lockdown è l’unica soluzione: l’appello dei medici

L’appello per un lockdown nazionale arriva dalla FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri). Il suo presidente, Filippo Anelli, ha parlato in diretta a Radiorai invocando l’unica soluzione che – al momento – darebbe un po’ di respiro agli ospedali italiani. “A trend invariato, in 30 giorni dovremo fare i conti con un numero enorme anche di decessi”, ha dichiarato. “Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo, se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica. Bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci. I segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le Regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite”.

lockdown - Filippo Anelli, presidente di FNOMCeO
Filippo Anelli, presidente di FNOMCeO

Di lockdown ha parlato anche il segretario nazionale di Anaao Assomed Carlo Palermo. “Con i dati preoccupanti dei contagi e delle morti, e con le Regioni che contestano i numeri che le classificano zone rosse, l’unica soluzione è un lockdown nazionale di 6-8 settimane per appiattire la curva”: queste le parole in rappresentanza del sindacato dei medici ospedalieri. Come affermato anche dai medici anestesisti, rappresentati da Alessandro Vergallo (Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri), in assenza di misure estreme le terapie intensive collasseranno. Nel giro di qualche settimana si potrebbe delineare una situazione persino peggiore di quella dello scorso marzo-aprile.

La situazione in Italia

La curva dei contagi in Italia non si arresta. A lanciare l’allarme è anche Walter Ricciardi, consulente scientifico del Ministero della Salute. Che, ospite di “Che tempo che fa”, ha annunciato la necessità di prendere decisioni in tempi rapidi. Nelle regioni rosse (quelle considerate a rischio più elevato) gli ospedali denunciano situazioni ormai insostenibili. In Lombardia emblematico è il caso dell’Ospedale San Gerardo di Monza: il suo pronto soccorso non accetta più codici verdi, e su 600 posti letti quasi 500 sono ad oggi occupati da pazienti Covid. I”n questo momento Codogno siamo noi e abbiamo bisogno della stessa attenzione che abbiamo dato noi in fase uno agli altri. Abbiamo assunto 110 nuovi operatori, di cui 40 medici e il resto infermieri, ma avendo 340 operatori positivi a casa, parliamo di una goccia in confronto ad un esercito fermo” l’appello di Mario Alparone, direttore dell’Asst Monza.

lockdown - cartina dell'italia con le regioni di colore rosso, arancione e giallo

Ma l’attenzione è rivolta anche ad altre regioni che, nelle prossime ore, potrebbero ritrovarsi nella zona rossa o in quella arancione: Campania, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Veneto. Zona rossa è stata già dichiarata la provincia autonoma di Bolzano, per decreto dell’Alto Adige. Ma, secondo i medici, tutto questo potrebbe non bastare.

Lockdown nazionale per 6-8 settimane: l’appello dei medici ultima modifica: 2020-11-10T09:00:00+01:00 da Laura Alberti

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