Il Negroni è tra i drink italiani più famosi, al punto da vantare persino un film. Diretto da Federico Micali, con la produzione di Art Film Kairos e Rai Cinema e col sostegno di Campari e di Toscana Film Commission, “Looking for Negroni” parte dal libro “Negroni Cocktail. Una leggenda italiana” di Luca Picchi per raccontare cos’è il Negroni. Chi l’ha inventato, come viene preparato. E come ha fatto a diventare un’icona.

“Looking for Negroni”, un film che racconta l’eccellenza italiana

Claudio Bigagli, tra i protagonisti del film premio Oscar “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, è il volto principale del film dedicato al Negroni. Accanto a lui, barman e specialisti della miscelazione. Sono loro a raccontare la ricetta, quella vera. E le sue divagazioni. Così, si scopre che il Negroni è nato a Firenze (all’interno del bar drogheria il Casoni di via de’ Tornabuoni, tra il 1917 e il 1919) ma che ad inventarlo non è stato un barista. Il merito va invece al Conte Negroni, che chiese al suo barman preferito Fosco Scarselli di addizionare l’Americano (a base di bitter, vermouth rosso e soda) con un po’ di gin, così da aumentare la sua gradazione alcolica senza compromettere il gusto bitter. Camillo Negroni, figlio del conte Enrico e di Ada Savage Landor, nipote del poeta romantico Walter Savage Landor, in quella sua richiesta fu influenzato dai viaggi in giro per il mondo. Motivo per cui il Negroni ha un sapore internazionale.

Looking for Negroni -  La locandina
La locandina di “Looking for Negroni”, foto dalla pagina Facebook di Luca Picchi

Parte da qui, da questa leggenda tutta italiana, “Looking for Negroni”. Il film, che presto approderà anche sui canali Rai, è stato trasmesso in anteprima a Firenze presso il cinema La Compagnia, lo scorso 23 giugno. Perché Federico Micali ha selto di raccontare proprio il Negroni? Perché, la sua, è una storia fiorentina e internazionale. Esattamente come i soggetti dei suoi film (a cominciare dal docufilm sul cinema L’Universale d’Essai). E perché, le leggende sul Conte Negroni, sono tante e sorprendenti. Indissolubilmente legate alla bevanda che ha inventato.

La ricetta del Negroni

Sorseggiare Negroni al bancone d’un bar è un’esperienza da fare. Ma, se lo si volesse replicare a casa, è bene conoscerne nel dettaglio la ricetta. Così da non commettere “imperdonabili” errori. Per preparare il Negroni bisogna avere:

  • Campari (3 cl)
  • Vermouth (3 cl)
  • gin (3 cl)

Gli ingredienti vanno messi in un bicchiere in un tumbler basso o in un old fashioned, colmo di ghiaccio. Si mescola per una ventina di secondi, si guarnisce il bicchiere con una fetta d’arancia, ed ecco pronto il cocktail.

Looking for Negroni - La ricetta
Il Negroni – foto dalla pagina Instagram di Campari

Una variante del Negroni è il Negroni sbagliato (che tutti chiamano solo “Sbagliato”). Al posto del gin si mette lo spumante Brut, come per primo fece Mirko Stocchetto del milanese Bar Basso. Nel meno noto Negroski si sostituisce il gin con la vodka, nel Bencini si utilizza il rum bianco mentre – nell’Old Pal – si utilizza il vermouth dolce e si usa il whisky anziché il gin.

Foto in evidenza di Geoff Peters – CC BY 2.

Negroni, la storia del celebre cocktail diventa un film ultima modifica: 2021-07-01T09:00:00+02:00 da Laura Alberti

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