Una bellissima notizia, per l’Abruzzo e per l’Italia intera: il Parco Nazionale della Maiella diventa Geoparco Mondiale dell’Unesco. Una conferma, questa, arrivata nella Giornata della Terra. Il suo “nuovo” nome? Majella Geopark. Un nome internazionale, come internazionale è la fama di questo splendido polmone verde italiano.

Come nasce il Majella Geopark

Un risultato importante per il nostro territorio e per l’Abruzzo intero, che porterà sicuramente benefici a livello di sviluppo sostenibile delle comunità locali e permetterà al nuovo Geoparco di collaborare con oltre 160 territori riconosciuti in tutto il mondo” così si legge sulla pagina Facebook del parco. Come ha fatto la Majella a diventare il Majella Geopark? Il merito va alla geodiversità del suo territorio, a quei 95 geositi di cui 22 dal valore internazionale. Caratteristiche uniche che, nel 2016, hanno dato il via ad un cammino per il riconoscimento (cominciato dall’Ente Parco insieme all’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo). A distanza di cinque anni, l’ottenimento del prestigioso titolo: la Maiella è ufficialmente Geoparco dell’Unesco e Patrimonio dell’Umanità. La sua geologia, la biodiversità, la storica presenza dell’uomo e la cultura sviluppata nel tempo hanno regalato al parco nazionale l’accesso tra i siti Unesco.

Majella Geopark - Vista del Morrone (Facebook)
Majella Geopark – Vista del Morrone (Facebook)

 “È un evento molto importante, che metterà molto in vista il nostro territorio con tutto il suo sconfinato patrimonio” ha commenta il presidente del Parco, Lucio Zazzara. “Il riconoscimento a Geoparco Unesco è motivo di orgoglio per la nostra categoria professionale, un importante traguardo che mette in risalto il patrimonio geologico della Maiella e che sarà strategico per il supporto delle microeconomie locali, e per uno sviluppo sostenibile del territorio” ha detto il presidente dell’Ordine dei Geologi Regione Abruzzo Nicola Tullo.

Cosa vedere nel Parco Nazionale della Maiella

Il Parco Nazionale della Maiella regala un incredibile spettacolo, in qualsiasi stagione dell’anno. D’estate ci si viene per i trekking, in primavera s’ammirano le fioriture. D’inverno la neve imbianca tutto. Percorrendo i suoi sentieri si possono ammirare rupi ed eremi, massicci ed abbazie. Istituito nel 1991, il Parco è sito tra le province di L’Aquila, Pescara e Chieti. Si raccoglie attorno al massico omonimo, alle montagne del Morrone fino agli altipiani maggiori d’Abruzzo. Ecco dunque che, visitare il Majella Geopark, significa entrare in straordinarie riserve naturali (ben sette) e in beni d’elevato interesse culturale. Basti pensare alle 1.200 specie vegetali censite, che rappresentano un terzo della flora italiana e alcune delle quali sono state individuate per la prima volta proprio qui.

Majella Geopark - Particolari conformazioni all'interno del Parco
Majella Geopark – Particolari conformazioni all’interno del Parco (Facebook)

È talmente vasto, il Parco Nazionale della Maiella, che al suo interno non c’è solamente la natura. Ci sono anche le architetture, religiose e civili. E ci sono centri abitati splendidi, da Sulmona a Pescocostanzo. Regalarsi qualche giorno alla sua scoperta vuol dire vivere un territorio in cui la presenza dell’uomo non disturba la natura. Ettari ed ettari dominati dalla biodiversità, la stessa che ha eletto il parco a geoparco. Regalando così all’Italia una nuova eccellenza.

Majella Geopark, la Maiella diventa Patrimonio dell’Umanità ultima modifica: 2021-04-30T09:00:00+02:00 da Laura Alberti

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