Durante i lavori di sistemazione della piazza Porta Pistola a Matera, sono stati ritrovati i resti di un edificio di culto con almeno un affresco databile alla fine del Cinquecento. Un ritrovamento di grande importanza storica perché permette di conoscere la chiesa di Sant’Eustachio de Posterga della quale si erano perse le tracce, dopo i lavori degli anni ’30.
Confermata la corretta ubicazione della Chiesa di San’Eustachio
L’ufficialità è arrivata dopo un sopralluogo del sindaco Domenico Bennardi e il Sovrintendente Francesco Canestrini insieme all’archeologa Isabella Marchetta, responsabile del cantiere. La chiesa di Sant’Eustachio de Posterga venne individuata proprio in quella zona da una ricerca pubblica a dicembre 2017 nella rivista Mathera. Per la prima volta venne proposta la corretta ubicazione della chiesa, fino ad allora ritenuta contigua alla Cattedrale. Inizialmente veniva proposta nelle immediate vicinanze dell’ex convento di S. Lucia.
Fondamentale nel ritrovamento dei resti, la proficua collaborazione tra residenti nei Sassi (“Comitato Sassi”) e l’Amministrazione appaltante (Assessori Corti e D’Oppido). Tutti hanno accolto la richiesta del Comitato di attivare una campagna di scavi archeologici prima di provvedere ai lavori di ripavimentazione. In questo modo si è messa in luce la (ricca e nota) stratificazione storico-archeologica della zona, già indagata da Eleonora Bracco nel 1933, all’epoca di realizzazione di Via Madonna delle Virtù con relativo piazzale. La speranza di tutti è che si possa proseguire con gli scavi recuperando velocemente ulteriori fondi.
Gli obiettivi futuri
Questa metodologia è stata spesso applicata a Matera. Sono tantissimi i progetti portati a compimento negli ultimi decenni: Seminario nuovo, Banca d’Italia, Piazza San Francesco e Piazza Vittorio Veneto. A volte però sono stati sacrificati per emergenze sopravvenute. L’obiettivo è riportare integralmente alla luce le testimonianze archeologiche e storico-artistiche venute alla luce, e sulla base di quelle rivedere il progetto originale di ripavimentazione. In questo modo si potrà donare alla città di Matera l’ennesima testimonianza storica di spessore internazionale.
Fonte fotografie: pagina facebook Viaggio a Matera