L’entusiasmo di questi giorni per l’arrivo del vaccino contro il Coronavirus e la sua somministrazione si scontra con le dichiarazioni dei Medici negazionisti. Quelli non favorevoli a farsi vaccinare. Fra questi, anche alcuni operatori della sanità che avrebbero espresso la loro contrarietà. Non solo fra addetti ai lavori ma anche pubblicamente sui social media e in tv affermando la loro posizione contraria ai vaccini.

Medici negazionisti  - vaccino

La prima risposta ufficiale a tali posizioni critiche, che potrebbero in parte vanificare l’effetto di una vaccinazione di massa, viene dall’Ordine dei Medici di Roma. L’Ordine ha infatti avviato (come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos) un procedimento disciplinare “per 3 medici che, in trasmissioni televisive locali e sui social, hanno espresso posizioni contrarie alla vaccinazione anti-Covid. Le segnalazioni sono arrivate da parte di colleghi e pazienti. Un medico negazionista ha già risposto e dovrà andare in commissione di disciplina che si riunirà a gennaio, per gli altri 2 attendiamo una risposta”.

medici negazionisti

Le parole sono di Antonio Magi, presidente Omceo della capitale. Lo stesso Magi ha precisato che questo provvedimento riguarda specificatamente medici contrari alla vaccinazione anti-Covid e non ad altri vaccini obbligatori o a quello influenzale. Ha inoltre aggiunto che quasi il 70 per cento dei medici del Lazio avrebbe dato l’ok alla vaccinazione anti Covid richiesta dalle aziende sanitarie. Lo stesso dato si registrerebbe anche a livello nazionale.

Chi lavora negli ospedali non può essere fra i Medici negazionisti, così il vice ministro Sileri

I medici italiani negazionisti dei vaccini, compreso quello anti Covid, si erano fatti sentire subito, già prima dell’inizio di questo percorso che ha portato all’avvio delle procedure di vaccinazione in tutta Italia. Sollevando posizioni molto critiche da parte non solo dei loro colleghi ma anche di rappresentanti dello Stato. Il primo ad esprimere perplessità è stato il vice ministro alla Sanità Pierpaolo Sileri, medico anch’esso. Secondo Sileri, se qualche incertezza relativamente a questa vaccinazione si può capire quando viene espressa dai non addetti ai lavori, diventa incomprensibile da parte degli operatori della sanità. Quelli che in prima linea hanno visto e vissuto il dramma del Coronavirus negli ospedali italiani, e i suoi oltre 70 mila morti. Medici e infermieri negazionisti, dice Sileri, hanno sbagliato lavoro. Per fortuna, aggiunge, si tratta di poche persone.

Ipotesi di un patentino per chi verrà vaccinato

Il vice ministro, in un’intervista alla Stampa, sottolinea inoltre che al momento non è prevista e contemplata alcuna obbligatorietà. Pur dichiarandosi fiducioso, aggiunge però che, se nei prossimi mesi la campagna di vaccinazione non avrà raggiunto i due terzi della popolazione, bisognerà pensare ad alcune contromisure. Su questo fronte, sono molte le posizioni orientate verso la possibile adozione di strumenti che in qualche modo convincano la popolazione sull’importanza di una vaccinazione di massa per sconfiggere la pandemia. Si ipotizza, da più parti, la possibilità di una sorta di patentino da assegnare a chi verrà vaccinato. La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa non esclude l’eventualità, in futuro, di un obbligo per i dipendenti pubblici.

Medici negazionisti, l’Ordine di Roma annuncia procedimenti disciplinari ultima modifica: 2020-12-30T09:00:00+01:00 da Cristina Campolonghi

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