Il Divisionismo è il fenomeno artistico italiano, nato sul finire dell’Ottocento. Per conoscerlo un po’ più da vicino è possibile visitare fino al 6 marzo la mostra “Divisionismo. 2 collezioni” in programma al GAM di Milano.

Cosa c’è da sapere su “Divisionismo. 2 collezioni”

Realizzata grazie ai prestiti della Pinacoteca Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, la mostra “Divisionismo. 2 collezioni” intende rimettersi sulle tracce degli artisti divisionisti di fine secolo, proponendo un’esposizione realizzata con le sole opere di due musei italiani. La Galleria d’Arte Moderna di Milano, per l’appunto, e la Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. In mostra ci sono dunque Balla, Boccioni, Pellizza da Volpedo, Longoni, Morbelli, Troubetzkoy, Cremona e tanti altri. Nomi di spicco, a creare un percorso inedito e straordinariamente affascinante. Curata da Giovanna Ginex, e allestita al piano terreno della Villa Reale, “Divisionismo. 2 collezioni” racconta la tecnica della divisione cromatica con le sue varianti stilistiche. Varianti che caratterizzano il singolo artista, rendendo le sue opere distinguibili tra tante.

Divisionismo - La locandina di "Divisionismo. 2 collezioni"
La locandina di “Divisionismo. 2 collezioni” – Foto tratta dalla pagina Facebook di GAM Milano

I visitatori possono scaricare sul loro PC, tablet o smartphone la guida digitale, e utilizzarla così per approfondire i contenuti della mostra prima o durante la visita. 

Cos’è il divisionismo

Fenomeno artistico italiano nato sul finire dell’Ottocento, il divisionismo si caratterizza per la separazione dei colori in singoli punti o linee, che interagiscono tra loro in senso ottico. Tuttavia, non si può parlare di un movimento artistico vero e proprio: gli artisti che utilizzavano questa tecnica, infatti, non scrissero mai un manifesto. Chi erano questi artisti? Alcuni considerano “padre del divisionismo” Pellizza da Volpedo, altri Giovanni Segantini. Ciò che è certo è che, l’atto ufficiale che sancì la nascita del divisionismo, fu l’esposizione alla Triennale di Milano del quadro “Le due madri” di Giovanni Segantini (nel 1891). Pittori italiani fino alla stagione delle avanguardie ne furono influenzati, a cominciare da futuristi come Umberto Boccioni e Giacomo Balla.

Divisionismo - Umberto Boccioni: Ritratto di Armando Mazza
Umberto Boccioni: Ritratto di Armando Mazza, foto tratta dalla pagina Facebook di GAM Milano

Oggi, la storia del divisionismo e la sua incredibile resa estetica possono essere approfondite in una mostra di rara bellezza. Che, esponendo i Maestri della tecnica, accende i riflettori su un “movimento – non movimento” troppo spesso trascurato.

Foto in evidenza tratta dalla cartella stampa della mostra

Al GAM di Milano va in scena il divisionismo ultima modifica: 2021-11-24T15:30:00+01:00 da Laura Alberti

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