Operazione “Viva Verdi”, ovvero un calendario di iniziative in collaborazione con i teatri lirico-sinfonici italiani a sostegno del progetto di salvaguardia, promozione e valorizzazione di “Villa Verdi“, la dimora del compositore Giuseppe Verdi. Si tratta di una casa – museo ricca di cimeli che raccontano la vita e l’arte dell’autore di straordinarie opere liriche ancora oggi famose in tutto il mondo. Lo stabile si trova a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, non lontano dall’abitazione storica del compositore a Busseto e dalla sua casa natale nel minuscolo borgo di Le Roncole.

Operazione Viva Verdi

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha illustrato la serie di eventi finalizzati alla raccolta fondi per l’opera lirica, al fine di restaurare e proteggere la casa-museo vicino a Piacenza dove nell’Ottocento visse e lavorò il ‘Compositore del Risorgimento‘ Giuseppe Verdi.

villa verdi
La casa-museo di Sant’Agata di Villanova sull’Arda

Giusppe Verdi è stato una figura chiave del Risorgimento nazionale, una figura significativa insieme a Garibaldi, Mazzini e Cavour. È dovere della Repubblica onorare la sua memoria. Quando ho assunto l’onore di essere ministro, uno dei primi problemi che si sono palesati è stato quello del destino della villa. Io non ho avuto mai un attimo di esitazione nel pensare che dovesse essere acquisita dallo Stato: Verdi rappresenta un elemento chiave della nostra memoria nazionale”. Così il ministro presentando il programma Viva Verdi.

Il ‘cigno’ di Busseto

Verdi (1813-1901) arriva a dominare la scena operistica italiana dopo l’era di Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini, le cui opere lo influenzano in modo significativo. Nelle sue prime opere il ‘cigno di Busseto’ dimostra una simpatia per il movimento risorgimentale che cerca l’Unità d’Italia. Vi partecipa, brevemente, come politico eletto. Il coro “Va, pensiero” della sua prima opera Nabucco (1842) e cori simili in opere successive, esprimono molto lo spirito del movimento di unificazione, e lo stesso compositore diventa rappresentante di questi ideali. Persona intensamente riservata, Verdi non cerca comunque di ingraziarsi i movimenti popolari.

verdi
Verdi al pianoforte in un’illustrazione d’epoca

Man mano che il successo professionale cresce, è in grado di ridurre il suo carico di lavoro operistico e cerca di affermarsi come proprietario terriero nella sua regione natale. Sorprende il mondo musicale ritornando, dopo il successo dell’opera Aida (1871), con tre capolavori tardivi: il suo Requiem (1874), e le opere Otello (1887) e Falstaff (1893). La sua produzione operistica raggiunge altri importanti momenti di successo con  Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata. Le sue opere continuano a essere rappresentate con successo da grandissimi interpreti del melodramma.

(Immagini Commons Wikimedia – pubblico dominio)

   

Operazione “Viva Verdi”, salviamo la casa-museo del grande compositore del Risorgimento ultima modifica: 2023-02-03T09:00:00+01:00 da Redazione

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