“Città alta e strana”, così è stata spesso definita Orvieto. Un biglietto da visita che lascia già intendere la sua unicità. La rupe di tufo sulla quale si erge, il pozzo di san Patrizio, la Orvieto underground. Sono questi alcuni dei caratteri affascinanti della cittadina umbra.

Orvieto in un giorno

Scoprire Orvieto in un sol giorno è possibile. Certo non sarà una visita esaustiva ma permette di focalizzare l’attenzione su alcuni degli aspetti più salienti del luogo. Prima di descrivere un itinerario per tappe rilevanti, occorre fare una premessa. Quella utile per contestualizzare e capire a grandi linee dove siamo. Orvieto è una città dalla storia millenaria, le cui origini hanno radici etrusche. Costruita in cima ad una rupe di tufo, ancora oggi la si può osservare in tutta la sua straordinaria “bellezza precaria”.

Orvieto underground, città sotterranea
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Ciò che conferisce alla città un aspetto magico, tra terra e cielo, è al tempo stesso elemento instabile. Sebbene l’equilibrio persista da circa tremila anni, la roccia è soggetta tutt’oggi a smottamenti. E fu proprio attraverso una frana che fu compiuta un’importante scoperta. Quella della Orvieto underground, della città sotterranea. Questa è sicuramente una delle visite imperdibili ma non certamente la prima cosa che si incontra. Appena si giunge nella cittadina si impatta visivamente nel Duomo.

Facciata del Duomo di Orvieto
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Ciò che più cattura lo sguardo è la vivace policromia della facciata denotata dai marmi e dall’intenso apparato musivo. Per apprezzarla al meglio è bene accomodarsi sulle sedute in pietra antistanti. Da qui si può godere di un’ottima vista sulla piazza, la cui pavimentazione riprende la decorazione della facciata. Se questo costituisce il centro di Orvieto, non bisogna scordare il pozzo di san Patrizio. Si incontra procedendo verso il cuore della città, in prossimità dei parcheggi Cahen per la funicolare. Facendo sosta qui, non dimenticatevi di fare un salto anche ai giardini comunali, il cui nome forse ne lascia poco intendere la peculiarità.

Tappe da non perdere

Ipotizzando una passeggiata che dal parcheggio Cahen conduce verso il centro, primo punto di visita è il pozzo di san Patrizio. Così chiamato per la somiglianza con il pozzo irlandese nel quale san Patrizio era solito ritirarsi in preghiera. La costruzione è un’opera ingegneristica degna di attenzione. Pensata da Giuliano da Sangallo il Giovane al quale venne affidata da Papa Clemente. Il pozzo nacque come conseguenza al sacco di Roma del 1527 e doveva servire per garantire approvvigionamenti d’acqua in caso di assedio. Al suo interno scale elicoidali conducono alla profondità di 62 metri. Particolare la struttura delle rampe: percorrendole si ha l’impressione di incontrarsi con quanti procedono in senso opposto. In verità le stesse erano, e sono, organizzate separatamente per permettere ai muli, che un tempo le percorrevano, di avere libero passaggio.

Pozzo di San Patrizio, Orvieto
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Il tutto è scandito da 72 finestre e da un totale di 258 scalini. Uscendo dal pozzo, una sosta prossima e meritevole sono i giardini comunali. Qui si trova la  Fortezza Albornoz che offre un prestigioso e immancabile punto panoramico. Infine proseguendo verso il centro, oltre ad una accurata osservazione del Duomo, non si può fare a meno di addentrarsi nella Orvieto sotterranea. Un servizio guide faciliterà la conoscenza dell’intreccio di cunicoli e stanze nascoste sotto la città. Adibita a diversi usi, dagli etruschi fino a tempi più recenti, l’Orvieto underground costituisce una vera sorpresa. Usata come cava, è qui presente una macina per la produzione dell’olio, la piccionaia e più in generale la riproduzione di spazi lavorativi sotterranei. Orvieto è una città magica, non solo per la sua altera posizione ma perché custode di segreti che dalla sua sommità scendono sotto la terra, celandosi agli occhi dei più.

Orvieto, città dalle sorprendenti meraviglie ultima modifica: 2020-09-22T14:49:55+02:00 da Sabrina Cernuschi

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