Palermo. Terra rossa e aspra. Eco e nostalgia di oasi, compiaciuta di bellezza. Rigogliosa, miscellanea di culture e culla d’identità siciliana. Bella e immensa. Le montagne d’agata la incorniciano e il mare, cangiante di toni, la bacia. La luce filtra interi quartieri, adombra cumuli di case e ne illumina altre. Alla scoperta di Palermo dalla storia plurimillenaria. Capitale Italiana dei Giovani 2017 e capitale italiana della cultura per il 2018.
Il fascino di Palermo
Palermo affascina e seduce. Crocevia di secoli, mescolanze di culture (che qui vivono e convivono da secoli) e splendore di monumenti. La Cattedrale, il Palazzo dei Normanni, un tempo sede imperiale e oggi dell’Assemblea regionale siciliana con i suoi mosaici della Cappella Palatina. Le cupole rossastre della chiesa romanico-orientale di San Giovanni degli Eremiti, il palazzo della Zisa e il duomo di Monreale. Per scoprire la città vi consigliamo di partire dai Quattro Canti (o piazza Villena, o Ottagono del Sole, o Teatro del Sole).
![Cappella palatina a Palermo](https://cdn-italiani-media.italiani.it/site-italiani/2019/01/Cappella_Palatina-1024x682.jpg)
La piazza è di forma ottagonale, si trova all’incrocio di Via Maqueda e il Cassaro, oggi via Vittorio Emanuele. I Quattro Canti, inoltre, segnalano i quattro quartieri principali. Alberghiera, La Loggia (al suo interno ospita il mercato più importante di Palermo: la Vucciria. Vi consigliamo di ammirare il quadro dedicato alla Vucciria di Palermo di Renato Guttuso presente a Palazzo Steri, a piazza Marina), il Capo e la Kalsa. A pochi metri dai Quattro Canti si trova: Piazza Pretoria detta anche piazza della Vergogna con la bellissima fontana di Francesco Camilliani.
![facciata vista dal parco della Zisa di Palermo](https://cdn-italiani-media.italiani.it/site-italiani/2019/01/Palermo-Zisa-1024x683.jpg)
Continuando alla scoperta della città di Palermo non si può proprio non fermarsi ad ammirare il Teatro Massimo in Piazza Verdi (alla fine di via Maqueda). Una curiosità: si racconta che durante la costruzione del Teatro, la tomba di una suora fu profanata. Da quel momento il fantasma vaga e abita il teatro. Oppure il Teatro Politeama in piazza Ruggero Settimo. Al quartiere della Kalsa, invece, fermatevi alla Chiesa dello Spasimo, al Foro Italico e fate un giro per tutto il quartiere. Qui è un pullulare di arte e di storia.
![Palermo - interno della Chiesa dello Spasimo](https://cdn-italiani-media.italiani.it/site-italiani/2019/01/palermo-spasimo-1024x683.jpg)
E ancora…
Non perdetevi le Catacombe dei Cappuccini (all’interno la mummia della piccola Rosalia Lombardo, morta a due anni di polmonite nel 1920 e considerata uno dei migliori esempi di mummificazione). Il Monte Pellegrino e le Grotte dell’Addaura. Il Santuario di Santa Rosalia, la patrona della città (il 14 e il 15 di luglio di ogni anno si svolge la festa con processioni e carri e il 4 settembre, invece, si celebra la festa liturgica). Oltre al mercato della Vucciria fate un salto a quelli di Ballarò, Capo e Borgo Vecchio.
![immagine di Pane e panelle a Palermo](https://cdn-italiani-media.italiani.it/site-italiani/2019/01/Pane_e_panelle.jpg)
Lasciatevi tentare dallo street food. Panino ca meusa (pane con la milza, pane e panelle (le panelle sono piccole frittate fatte con farina di ceci), il cannolo con la ricotta e le “arancine” (si chiamano arancini nella parte orientale dell’isola). Per un tuffo al mare? Non solo Mondello, ma anche Capogallo, Addaura, Sferracavallo, Isola delle Femmine, Cefalù, Casteldaccia, Altavilla Milicia e tantissime altre ancora. Palermo è uno scrigno di bellezze «ornata di tante eleganze che i viaggiatori si mettono in cammino per ammirarne le bellezze di natura e di arte».