San Martino, un santo che la Chiesa ricorda l’11 novembre e che tutta l’Italia celebra dalle Alpi fino allo Stretto e, naturalmente, anche nelle isole. La giornata dedicata a questo amato santo, in tantissime cittadine italiane viene salutata con feste di piazza animate da tantissime attività. Mercatini, giostre, spettacoli da strada: tanti i momenti e le attrazioni per festeggiare il santo e ciò che l’11 novembre da sempre simboleggia ovvero l’assaggio del vino nuovo.

san martino e le botti del vino nuovo

San Martino, il santo che offre il suo mantello al povero

Martino di Tours è un vescovo cristiano del IV secolo d.C. Nato in Pannonia, una regione dellImpero Romano oggi corrispondente ad una zona dell’Ungheria, Martino presto si arruola nell’esercito romano. In Gallia, dove presta il suo servizio militare, vive un fatto che gli cambia la vita. Si narra, infatti, che durante una ronda a cavallo, Martino incontra un mendicante che tremava per il freddo.

san martino icona dle santo mentre dona il mantello al mendicante
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Allora Martino, impietosito dalla situazione di grave disagio dell’uomo, taglia il suo mantello e ne dona la metà al mendicante. Si racconta che quella stessa notte Gesù sia apparso in sogno a Martino che, dopo questa apparizione, si converte e intraprende il suo cammino da battezzato cristiano.  Dopo vent’anni passati a servire l’Impero di Roma, Martino decide poi di lasciare l’esercito e dedicarsi alla vita monastica. Martino diventa vescovo di Tours e fa edificare importanti luoghi di culto; inoltre compie tanti miracoli che gli conferiscono la gloria degli altari.

San Martino, dal sacro alla festa popolare

La giornata dedicata al santo in molti centri italiani si trasforma in una vera e propria fiera di paese. In Romagna, per esempio, questo appuntamento con la tradizione popolare è detto la ‘fira di bécch’, vale a dire la fiera dei cornuti’: infatti proprio le corna, sono il simbolo di questa festa.

san martino e i mercatini dell'usato delle fiere di paese

La fiera di San Martino è anche sinonimo di buona cucina grazie alla degustazione di succulenti piatti della gastronomia locale. E poi non mancano le tradizioni del commercio ambulante e i ‘gettonatissimi’ mercatini dell’usato dove anche ogni piccola cianfrusaglia acquista gran valore per i collezionisti.

Non c’è festa senza i cantastorie

Inoltre San Martino, sempre in alcuni centri della Romagna, era e rimane la fiera delle tradizioni e la sagra nazionale dei cantastorie. Nella cittadina di Santarcangelo questa è una di quelle usanze che dura nel tempo e attira sempre tanto pubblico. I cantastorie, con le loro esibizioni e con i loro racconti riportano agli antichi spettacoli di strada di un tempo.

 A San Martino ogni mosto diventa vino

Il culto di San Martino è strettamente legato ai rituali della tradizione contadina in virtù delle sue umili origini. L’11 novembre coincide infatti con un periodo di gran lavoro per il mondo campestre. In questi giorni nei vigneti si aprono le botti per degustare il vino novello, da qui il detto “a San Martino ogni mosto diventa vino“.

una bottiglia di vino nuovo e grappoli di uva

Inoltre nell’antichità era pratica comune rinnovare i contratti agricoli e tenere grandi fiere di bestiame. I giorni precedenti alla festa sono anche denominati “estate di San Martino” in quanto sono giorni in cui l’autunno si fa più mite e il sole riscalda quasi come nelle giornate estive.

Di vino e di buon cibo

La festa di San Martino è, dunque, un’occasione, per glorificare il santo ed anche per celebrare i frutti della terra e l’abbondanza del buon cibo.

carne alla brace un bicchiere di vino nuovo da gustare al camino

Carne alla brace e caldarroste ad Ascoli, pittule e vino nel Salento e biscotti tipici a Palermo: tutta l’Italia si mette a tavola per brindare al vino nuovo e all’antica tradizione gastronomica del Belpaese.

(Foto Pixabay)

San Martino: ed è festa dalle Alpi allo Stretto ultima modifica: 2019-11-11T09:26:43+01:00 da Maria Scaramuzzino

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