Qualsiasi progetto imprenditoriale deve essere definito nel dettaglio fin dai primissimi step, in modo da offrire una panoramica completa relativamente al suo sviluppo nel breve e nel lungo periodo. C’è un documento che consente di formalizzare in maniera capillare questo percorso, valutandone sia l’opportunità lato economico e finanziario che la fattibilità in senso stretto. Stiamo parlando del business plan, pilastro fondamentale per tutto ciò che concerne il controllo di gestione.
Questo documento ha una doppia funzionalità: oltre a rispondere nella fase di avvio a quesiti riguardanti la fattibilità e la qualità dell’idea imprenditoriale in sé, consente più avanti nel tempo di analizzare e mettere a confronto i risultati raggiunti con le iniziali previsioni, in modo da apportare correttivi e calibrare le strategie a supporto. Eventuali anomalie si possono rapidamente correggere, effettuando l’analisi degli scostamenti dei valori che si sono registrati. Il business plan, insomma, rappresenta una sorta di bussola: senza questo strumento il navigante si muove alla cieca e corre il serio rischio di perdersi.
Quando si pensa a come aumentare il fatturato aziendale bisogna fare mente locale sul fatto che ci sono molte vie, specialmente nel contesto digitale che ormai è divenuto un trampolino di lancio imprescindibile per qualsiasi azienda. Si può ad esempio ricorrere alle sponsorizzazioni così come alla pubblicità sui giornali, ai video su YouTube e agli spot alla radio: qualsiasi metodologia, in parte o in toto di inbound marketing, potrà incrementare le occasioni di business e di conseguenza il fatturato.
Com’è strutturato il business plan
Scegliere di non avvalersi di uno strumento come il business plan rappresenterebbe insomma un grave errore, con conseguenze potenzialmente devastanti per lo sviluppo armonico del business e per la massimizzazione del fatturato. Questo documento rappresenta un punto cardine per la pianificazione e la gestione d’azienda, inoltre presenta la ‘business idea’ a potenziali investitori e finanziatori. Grazie all’analisi preliminare di fattibilità è possibile esaminare i fattori di successo di un’idea imprenditoriale in un orizzonte di lungo periodo: tutti elementi che vengono cristallizzati dal business plan, documento per nulla statico ma capace di adattarsi a qualsiasi cambiamento che avvenga dentro o fuori l’impresa.
Ma com’è fatto? Ci sono sostanzialmente due macro aree, una di tipo descrittivo e l’altra di tipo numerico. La prima, qualitativa, offre una descrizione approfondita del progetto: si dispiegano le analisi del mercato in cui si punta ad affermarsi, si effettua inoltre uno studio di fattibilità per capire come l’azienda possa intercettare e spendere vantaggi competitivi rispetto ad altre realtà similari. La seconda area, quantitativa, possiede invece un carattere di tipo previsionale: vengono effettuate delle proiezioni in merito alla idea di business sia di tipo economico che finanziario. E’ in questa parte del plan che si troverà il piano degli investimenti e quello dei flussi finanziari così come anche una fotografia della situazione a livello patrimoniale e degli investimenti. Massimizzare il fatturato è l’obiettivo al quale tendere sempre, un orizzonte da traguardare step by step e da rilanciare ogni anno. Per fare in modo di prendere le decisioni più corrette in tal senso è necessario affidarsi a un team di tecnici come quelli di eviblu.it: il pianeta del marketing digitale è vasto e sconfinato, è impossibile destreggiarsi in autonomia.
Quali documenti devono sempre essere presenti
Vediamo quali sono i documenti che devono essere sempre presenti all’interno del business plan, la cui struttura e definizione può variare in base allo scopo per il quale viene creato (anche se in genere ci sono sempre tratti simili). Oltre alla descrizione del progetto di impresa e a quella di prodotti e servizi, verrà presentata la storia aziendale con la relativa struttura organizzativa. Piano vendite, piano investimenti e prospetto delle risorse umane ma anche previsioni patrimoniali ed economiche non potranno mancare.
Uno strumento moderno come il business plan consente in sintesi di fare una simulazione delle dinamiche di un’azienda sul medio e lungo termine. Con due obiettivi principali: da un lato riuscire a razionalizzare il progetto d’impresa, definendo la strategia step by step per il futuro, dall’altro invece presentare ad altri questo stesso progetto così da valutarne compiutamente le potenzialità e i rischi connessi. Viene anche allegato nella documentazione che serve per fare richiesta di finanziamento a banche e istituti finanziari.