Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5.7 che ha interessato questa mattina la costa adriatica marchigiana, le squadre dei vigili del fuoco sono impegnate in 50 interventi. L’obiettivo è quello di verificare la stabilità di alcuni edifici nei territori delle province di Pesaro Urbino e Ancona. Al momento, fanno sapere i vigili del fuoco, non sono segnalate particolari criticità. Impegnati anche gli elicotteri dei reparti volo di Pescara e Bologna per una verifica dall’alto delle aree interessate dalla scossa sismica.

Terremoto nelle Marche

Sono due le scosse di terremoto molto forti, avvertite poco dopo le 7 tra Ancona, Fano e Urbino. La più forte è stata di magnitudo 5.7 alle 7.07; seguita da un’altra di magnitudo 4 alle 7.12. Le scosse sono state localizzate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al largo della costa marchigiano-pesarese. Per la paura tanta gente si è riversata per le strade, abbandonando le proprie abitazioni. Traffico ferroviario sospeso in via precauzionale nei pressi di Ancona, sulla linea adriatica, per sospetti danni ai binari e per svolgere verifiche dopo i movimenti tellurici di stamane.

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In diverse città delle Marche sono state precauzionalmente sospese le lezioni scolastiche e universitarie. In particolare a Fano, Pesaro, Senigallia e Ancona sono chiuse le scuole di ogni ordine e grado. A Palazzo delle Marche, sede dell’assemblea legislativa, sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici. Nel frattempo il personale del Consiglio regionale delle Marche è stato invitato a rimanere a casa e a lavorare in smart working. Al Pronto soccorso dell’ospedale regionale di Ancona sono stati una decina gli accessi per persone rimaste ferite nei momenti di fibrillazione, agitazione e paura. Non si tratta di feriti in crolli ma di traumi minori su persone che stavano scappando dopo le scosse o di crisi di panico.

Nessun rischio tsunami

“Appena 6 minuti dopo il sisma il Centro allerta tsunami ha diramato un messaggio di informazione, che non è un messaggio di allerta ma informa che c’è stato il sisma per attivare i controlli lungo le coste”. Lo ha dichiarato Alessandro Amato dell’Ingv, che coordina il centro allerta tsunami sottolineando che, allo stato attuale “il rischio non c’è”. “Ci sarebbe stato con una magnitudo più forte di 6.5. Il messaggio che abbiamo diramato si attiva per terremoti di 5.5 in mare o lungo la costa nel Mediterraneo. Se ci fosse stato uno tsunami si sarebbe sviluppato pochi minuti dopo”.

(Immagini Ansa)

Terremoto nelle Marche: situazione sotto controllo, nessun rischio Tsunami ultima modifica: 2022-11-09T12:00:00+01:00 da Redazione

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