Ultimo saluto ad Aldo Balocco, presidente onorario dell’omonima e storica azienda dolciaria, una delle realtà industriali più conosciute, moderne e solide del nostro Paese. Nato a Fossano (Cuneo) nel 1930, Aldo Balocco ha portato la sua azienda a disporre di oltre 75.000 mq coperti, con dieci impianti di produzione per biscotti da prima colazione, lievitati da ricorrenza e altri dolciumi. Negli ultimi dieci anni ha sostenuto investimenti tecnologici per oltre 100 milioni di euro e rappresenta per il territorio un vanto in termini di efficienza, crescita e solidità finanziaria. Sviluppa un giro d’affari di 200 milioni di euro, con 500 addetti, ed esporta in oltre 70 paesi nel mondo.

Aldo Balocco

Rimasto orfano della madre dopo appena una settimana di vita, è cresciuto con le sorelle della mamma, Lucia Cussino, nella vicina Genola. A nove anni, torna a Fossano a casa del padre, Francesco Antonio Balocco, proprio nella pasticceria da lui fondata nel 1927, che affaccia sulla Piazza del Castello degli Acaja. Le sue nuove mamme diventano le commesse della pasticceria. L’8 settembre del 1943 padre e figlio sono costretti a scappare a Dogliani, nelle Langhe, rifugiandosi in una cascina accanto ai poderi di Luigi Einaudi. Dopo la conclusione della guerra, Aldo si separa nuovamente dal padre, trasferendosi a Cuneo per completare gli studi superiori.

Balocco con i figli Alberto e Alessandra

Anche questa volta i Cussino lo accolgono: il fratello minore della mamma, Piero, che sarà artefice della straordinaria rinascita del cioccolato Venchi, diventa per lui il fratello che non ha mai avuto. Nel 1949, terminati gli studi, Aldo Balocco ritorna a Fossano. Non ha ancora vent’anni, ma sin da piccolo è vissuto in mezzo ai pasticceri e ha già le idee ben chiare. L’attività dei negozi, con la pasticceria fresca è ben avviata, ma il lavoro si concentra perlopiù nei fine settimana. Come sfruttare al meglio la capacità produttiva del laboratorio? Un giorno rivela a suo padre il suo sogno: “Dobbiamo insistere sulla pasticceria secca e cominciare a produrre dolci da vendere all’ingrosso”. 

mandorlato

Il primo stabilimento è distribuito su quattro piani, intorno ad un cortile centrale da cui si accede attraverso un grande portone di legno.  Le latte piene di dolci, le cosiddette “tole” in piemontese, destinate ai grossisti di tutta Italia, sono l’immagine più eloquente del cambiamento che sta avvenendo. Sono gli anni del boom economico, e nella fabbrica di Via San Bernardo, l’embrione della futura Balocco, vengono installati i primi forni a carrello estraibile per panettoni.

Il mandorlato

Nel 1955 Aldo Balocco decide di assumere un giovane lombardo, sfollato a Cuneo negli anni bui della guerra, che aveva lavorato a Milano alla Motta e all’Alemagna, all’epoca due colossi dell’industria dolciaria. Ermanno Crespi, originario di Abbiategrasso, introduce a Fossano la tecnologia della “lievitazione naturale”. Da questa idea nasce un nuovo panettone: alto come quello milanese, ma glassato come quello basso piemontese. In più ricoperto di mandorle tostate e granella di zucchero. Un mix di Lombardia e Piemonte. E Aldo azzecca subito anche il nome: il Mandorlato Balocco, che diventerà ambasciatore in tutto il mondo dell’azienda di Fossano.

cavaliere aldo balocco
Aldo Balocco riceve l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro

Nel 1970 la Balocco si sposta nella nuova sede di Via Santa Lucia, sempre a Fossano: 20 mila metri quadrati contro i 5 mila del precedente stabilimento. Arrivano nuovi e più moderni macchinari e sotto la guida di Aldo l’azienda macina successo dopo successo. A metà anni Settanta arriva la pubblicità in televisione, ed i panettoni della Balocco entrano così nelle case di tutti gli italiani. Nel 1990 anche i figli di Aldo Balocco entrano in azienda E danno il via all’ingresso dell’azienda nel mercato della prima colazione. Nel giugno del 2010, al Quirinale, Aldo Balocco è proclamato Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

(Foto www.balocco.it)

Ultimo saluto ad Aldo Balocco, presidente della storica azienda di prodotti dolciari ultima modifica: 2022-07-03T11:49:48+02:00 da Redazione

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