Stavolta la ripresa sembra davvero essere costante, perché da un grande campione come lui tutti ci aspettiamo un recupero. Ed è davvero sorprendente cosa sta accadendo ad Alex Zanardi. Dopo i primi movimenti di qualche settimana fa adesso ha ricominciato a parlare. Merito dell’equipe medica che lo sta seguendo. Ma indubbiamente merito della grande forza di questo grande atleta che continua a stupire. Un segnale che la speranza non è ancora persa.

Alex Zanardi - un primo piano del campione
Il campione

La speranza di un miglioramento dell’atleta

A svelare i timidi segnali di questa ripresa è Federica Alemanno, neuropsicologa dell’ospedale San Raffaele di Milano. Il campione è ricoverato nella struttura dopo il grave incidente che lo aveva visto coinvolto lo scorso mese di giugno. A Milano aveva iniziato la riabilitazione. E come rivelato dal Corriere della Sera di recente aveva iniziato a seguire con lo sguardo chi gli parlava e a muovere un braccio. “È stata una grande emozione quando ha iniziato a comunicare, nessuno ci credevaha detto al Corriere Alemanno-. Lui c’era! E ha comunicato con la sua famiglia”. Il medico ha tenuto la mano del campione quando si stava risvegliando.

Il dramma di Alex Zanardi

Come si ricorderà Alex Zanardi ha avuto due gravi incidenti. Il primo nel 2001 un incidente automobilistico, in Germania, dopo il quale gli furono amputate gambe. Poi la ripresa e l’inizio di un percorso importante anche di testimonianza. E l’inizio del nuovo impegno in auto e sulla handbike, con cui aveva poi vinto quattro ori e due argenti alle Paralimpiadi. Ma a giugno scorso, un nuovo terribile incidente. La corsa in ospedale, prima a Siena, poi al San Raffaele. E infine a Padova. E adesso la ripresa: infatti poco tempo fa l’atleta aveva ripreso a comunicare con la famiglia, con alcuni gesti, alzando il pollice, stringendo la mano e guardando con gli occhi la moglie.

tuta bianca - Zanardi che scende dall'auto
Alex Zanardi

Il medico dei “risvegli”

A seguire i passi del recupero del campione è il medico Alemanno. La donna ha 36 anni ed è responsabile del Servizio di Neuropsicologia e professore alla facoltà di Psicologia dell’Università Vita e Salute. Un curriculum importante come una laurea in neuroscienze e un post-dottorato al Dipartimento di Bioingegneria all’University of California San Diego (Ucsd). Ha poi esperienza nella cosiddetta “awake surgery”,la chirurgia da svegli. Si tratta di una tecnica finalizzata a garantire al paziente la migliore qualità di vita possibile dopo un intervento chirurgico. La tecnica viene effettuata in sala operatoria attraverso l’utilizzo un bisturi fatto di radiazioni. Se si interviene su un paziente sedato si stimola l’immagine visiva. “L’obiettivo – ha chiarito il medico – non è solo la sopravvivenza del paziente, ma quello di salvaguardare il più possibile le funzioni cognitive e assicurare la migliore qualità di vita possibile”.

La speranza è quindi che le cure e la riabilitazione possano continuare a portare miglioramenti. Zanardi sta affrontando questa battaglia ancora una volta con determinazione. Un esempio per molti.

Un nuovo segnale di speranza: Alex Zanardi è tornato a parlare ultima modifica: 2021-01-14T12:38:45+01:00 da Federica Puglisi

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