Fin dal V secolo si parla di monaci venuti dall’antica Siria fino in Valnerina. Fu da allora che il monachesimo orientale venne integrato con il monachesimo benedettino e un famoso monaco ne è divenuto l’icona: San Benedetto da Norcia, in seguito, Patrono d’Europa.
Vediamo quali sono i luoghi nella Valnerina in cui trovare la propria intimità, riscoprire momenti di preghiera e dedicarsi alla meditazione e alla comprensione di se stessi. Potrete trovare altre persone che come voi sono dei pellegrini alla ricerca di un momento di pace in questi luoghi avvolti dalla natura e dalla tranquillità per vivere questa esperienza al massimo della serenità.
Una leggenda e due monaci siriani: Felice e Mauro
L’abbazia dei Santi Felice e Mauro, in Umbria, è un’icona della Valnerina.
La sua storia risale a tempi molto antichi, a quasi 1500 anni fa. Nella Val di Narco, un padre Mauro con il figlio Felce si stabilì in una grotta vivendo una vita eremitica di lavoro, preghiere e digiuni. Questa famiglia dagli abitanti della valle era stimata vista la loro scelta meritevole. Per questo motivo adesso sorge questa chiesa in loro memoria.
L’eremo della Madonna dello scoglio in Valnerina
Nel comune di Arrone, si trova il santuario della Madonna dello Scoglio. Sorge a fianco a una grande parete di roccia; da questo il nome.
È caratteristico per avere una piccola sagrestia e una chiesa, anch’essa molto piccola. Qui si venera, nello specifico, un affresco della Madonna con Bambino dipinto sulla roccia. Durante l’estate si vive il culmine di una processione ed è tradizione che gli uomini del posto, carabine al braccio, sparino in aria da una parte all’altra della valle.
L’eremo di Sant’Antonio Abate
Parlando dell’eremo di Sant’Antonio Abate in Valnerina ci focalizziamo subito su due cose particolari: la prima, una grotta consacrata e, la seconda, la chiesa romanica. Della chiesa, sede già di celebrazioni pagane, si nota un grande portale rinascimentale sostenuto da un campanile a vela.
All’interno sono presenti molti affreschi, di cui non si conosce l’origine, e due famose statue: quella di Sant’Antonio da Padova e quella di Antonio Abate.
All’Eremo ogni anno arrivano due grandi processioni. La prima a gennaio e la seconda a giugno. Partono entrambe dalla Chiesa di San Michele Arcangelo e rendono grazie ai due santi che l’hanno consacrato. In questo Eremo i fedeli, durante Sant’Antonio, il 17 gennaio, bagnano le ginocchia con l’acqua che esce dalla roccia. Si dice prevenga e curi i dolori reumatici e articolari.
Un piccolo eremo diventato una chiesa
Vicino a Piedipaterno in Valnerina c’è la chiesa dell’Eremita. La chiesa è stata costruita su un sito eremitico e ha dei caratteri distintivi rispetto alle altre chiese romaniche della zona. La cripta a forma di croce è il suo simbolo, l’unico che si trova nella zona. All’interno ci sono resti di affreschi risalenti al XVI secolo. Sfortunatamente, alcune importanti opere sono state trafugate. Tra esse, la statua della Madonna dell’Eremita ritrovata, poi, in una casa d’arte milanese e donata alla comunità locale.
Eremo della Stella in Valnerina
La storia di questo eremo in Valnerina risale al VIII secolo, lungo alcuni antichi itinerari tra la Valle Noce e la Valle Marta. Il santuario con le annesse grotte sono posizionati in una ombrosa strettoia tra il Monte Maggio e il Monte Porretta. Un ruscello vi accompagnerà fino all’eremo e, infine, formerà una piccola cascata proprio nei pressi del Santuario.
Lo scrittore Marco Franceschini ha scritto: “In mezzo a due altissimi monti, dove non si vede altro che due palmi di cielo. Qui potrete trovare il luogo ideale per dedicarvi alla meditazione e alla preghiera”.