Verso l’immenso, successo di pubblico e di critica per la mostra di Mario da Corgeno, tenutasi in questi giorni a Palazzo Pirelli a Milano. Nella sede della Regione Lombardia, l’artista di fama internazionale ha esposto sia quadri che sculture: opere che rappresentano ampiamente la sua creatività, il suo estro di pittore e scultore che nell’arte trova la sua espressione migliore, il modo più consono per dialogare in un mondo sempre più difficile e complicato come quello in cui viviamo. L’evento espositivo, patrocinato dal Consiglio regionale della Lombardia, è stato organizzato con la collaborazione dell’associazione In Valbossa.

Verso l’immenso

Dalla terrazza del “Pirellone”, le creazioni artistiche hanno dominato la grande Milano trasmettendo ai visitatori tanti spunti di riflessione sull’esistenza umana, considerata non solo nella sua materialità ma soprattutto per la sua dimensione spirituale. Un intrecciarsi continuo di immanenza e trascendenza, di dolore fisico e sublimazione della sofferenza con il forte anelito dell’anima orientata verso l’immenso. La ricerca dell’io, del ‘chi sono’, del ‘cosa faccio in questo mondo’ raggiunge un traguardo iperuranico. È la catarsi, che libera da ogni afflizione, che alleggerisce mente e corpo da tutte le tribolazioni di questa travagliata esistenza. Un percorso che prende forma con i lineamenti vissuti dei ritratti e con l’utilizzo di diversi materiali: dal legno al bronzo, al marmo.

Mario da Corgeno

Mario Favini, in arte Mario da Corgeno, nome scelto in omaggio al suo paese natìo, vive in una grande cascina immersa nella campagna del Varesotto. In verità la sua casa con la magnifica natura che la circonda sono un museo en plein air che infonde senso di pace e stupore in chi si ritrova ad esplorare il suo ‘universo artistico’. Uno stupore che è dato dalla bellezza delle opere e dalla passione dell’artista che accoglie con affabilità i tanti visitatori che continuamente visitano la cascina di Vergiate. Mario è quasi restìo a parlare di sé; la timidezza lo assale e ogni volta si commuove a descrivere una sua scultura o un suo disegno.

mario da corgeno - cascina vergiate
La cascina di Vergiate

L’artista fa parlare le sue opere che, ‘ammantate da madre natura’, diventano un unicum col paesaggio, segni tangibili di un’idea che si materializza e che raffigura, attraverso di esse, la bellezza del creato. Tutto ciò senza mai trascurare la complessità della creatura per eccellenza: l’uomo. Mario Favini da giovane ha studiato a Milano, dove è stato allievo del pittore Adriano Gajoni, docente dell’Accademia di Brera. Proprio il suo professore lo ha segnalato al grande Pietro Annigoni, denominato il ‘pittore delle regine’, grazie al quale ha completato la sua formazione artistica.

Mario Favini in arte mario da corgeno

Oggi, a 77 anni, Mario da Corgeno può ben essere definito uno spirito creativo che ha narrato il mondo con i corsi e ricorsi della storia, con le tante facce di un’umanità che, ciclicamente, sprofonda nel buio delle sue crisi esistenziali e poi rinasce a vita nuova. Una narrazione plastica, polimaterica e policromatica, con un leit motiv ben preciso: la capacità di provare ancora stupore, di commuoversi, di emozionarsi e quindi di emozionare. Come solo i veri artisti sanno fare!

(Foto Elio Colistra)

Verso l’immenso, Mario da Corgeno e la sua arte ultima modifica: 2023-01-29T15:30:00+01:00 da Maria Scaramuzzino

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