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Come spiega la “guida alla visura ipotecaria” redatta da Ivisura.it, questo tipo di visura riporta i primi trenta atti registrati presso una specifica Conservatoria dei Registri Immobiliari, che possono essere di natura volontaria o pregiudizievole.

Rientrano negli atti ‘volontari’ quelli relativi a compravendite, donazioni, accensione di mutuo o finanziamento, cancellazione di ipoteche e simili. Quelli di natura pregiudizievole, invece, possono riguardare pignoramenti, domande giudiziali e provvedimenti di sequestro. Tali atti si possono riferire tanto all’immobile quanto ad una persona fisica o giuridica titolare di un diritto immobiliare e sono consultabili tra le trascrizioni catastali.

Di conseguenza, una visura ipotecaria è uno strumento fondamentale per verificare qual è lo stato ‘giuridico’ di un immobile; le informazioni di questo genere possono risultare molto utili, ad esempio, nell’ambito della compravendita di una casa. Il potenziale compratore, infatti, per tutelare i propri diritti e interessi, può richiedere una visura ipotecaria per accertarsi che l’immobile non sia pignorato, sotto sequestro o gravato da altri provvedimenti pregiudizievoli. In aggiunta, l’ispezione ipocatastale è uno strumento utile per identificare i reali proprietari (o intestatari di altro diritto reale) dell’immobile che si intende acquistare.

Le informazioni registrate presso un archivio pubblico sono consultabili mediante una specifica procedura di ricerca, denominata visura. Il termine viene comunemente utilizzato per indicare anche il documento in cui vengono riepilogati tutti i dati ottenuti mediante l’ispezione. Per quanto riguarda i beni immobili, ossia terreni e fabbricati, l’archivio di riferimento è il Catasto, all’interno del quale sono registrati i dati relativi agli immobili presenti sul territorio nazionale; fanno eccezione le province e i comuni presso i quali vige ancora il Catasto tavolare e non sono previsti i servizi di pubblicità immobiliare. 

Cos’è la visura ipotecaria

Tra le visure che possono essere effettuate presso gli archivi del Catasto vi è quella ipotecaria (o ipocatastale). L’ispezione, come spiega il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, “permette la consultazione dei registri, delle note e dei titoli depositati presso i Servizi di pubblicità immobiliare dell’Agenzia” e può riguardare ogni nominativo censito. Nello specifico, la procedura consente di “visionare informazioni riguardanti le tipologie di formalità presenti nella banca dati ipotecaria: le trascrizioni, le iscrizioni e le annotazioni”.

Le trascrizioni catastali permettono di rendere pubblici gli atti o i contratti inerenti ad un trasferimento di proprietà di un immobile, oppure alla costituzione o la modifica di un qualsiasi altro diritto reale; tale formalità, inoltre, consente di registrare atti di altro tipo, quali contratti o provvedimenti, per i quali le norme vigenti richiedono la trascrizione catastale. Nell’ispezione ipotecaria delle trascrizioni, come riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate, il soggetto referenziato può comparire come parte “a favore” o “contro”; nel primo caso, si tratta del venditore, nel secondo del compratore. 

Le iscrizioni, invece, sono le formalità relative alla costituzione di ipoteche, come quelle derivanti dalla stipula di contratti di riferimento. Le annotazioni, infine, sono le formalità che modificano trascrizioni o iscrizioni preesistenti.

Come richiedere una visura ipotecaria

Una visura ipotecaria può essere richiesta direttamente all’Agenzia delle Entrate, recandosi presso uno degli sportelli dei Servizi di pubblicità immobiliare degli uffici provinciali – Territorio, presentando un apposito modulo di richiesta di ispezione (Modello 310), scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate o reperibile in formato cartaceo presso gli sportelli.
È possibile, inoltre, richiedere un’ispezione personale per via telematica, utilizzando il tool online disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it. In alternativa, è possibile inoltrare la richiesta di visura ipotecaria ad un portale specializzato come Ivisura.it. In entrambi i casi, il richiedente può accedere al servizio a fronte del pagamento dei tributi previsti dall’Agenzia delle Entrate o della tariffa richiesta dall’intermediario.

Visura ipotecaria (o ipocatastale): cos’è e a cosa serve ultima modifica: 2022-07-16T15:45:33+02:00 da Redazione

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