Accadia è un antichissimo borgo in provincia di Foggia (Puglia). Situato a 650 metri di altitudine, è circondato dal verde dei colli dell’Appennino. La sua storia inizia alcuni secoli prima dell’anno Mille. Accadia, infatti, sarebbe sorta sulle rovine dell’antica città di Eca, distrutta nell’88 a.C. Il territorio, che conserva tracce di insediamenti romani, subì violenti terremoti in diversi periodi. Sviluppatosi intorno al tempio della dea Eca, il borgo è caratterizzato da case scavate nella roccia, ancora perfettamente conservate nel Rione Fossi, memoria storica del luogo.
Rione Fossi, dove il tempo si è fermato
Il Rione Fossi di Accadia è completamente disabitato da circa un secolo. Costituito da grotte, anche preistoriche, e da antiche case oggi in via di parziale ristrutturazione, rappresenta il luogo più affascinante del paese. Qui il tempo si è fermato al 1930, quando un violento terremoto, che colpì Puglia e Campania, ne provocò la distruzione, imponendo la ricollocazione del centro abitato. Il rione tornerà lentamente a ripopolarsi nei prossimi anni, anche se in chiave turistica.
Durante il periodo romano fu un luogo di culto antichissimo di templi pagani e dimore sacerdotali. Dell’epoca romana rimangono poche tracce, quali la Taverna e i ruderi di alcuni edifici sparsi nelle campagne circostanti. Nonostante le sue antichissime origini, Accadia è tra i comuni più “giovani” della provincia di Foggia. La sua annessione è infatti datata 1927. In precedenza apparteneva alla confinante provincia di Avellino, alla quale fu inserita nel 1861, con l’Unità d’Italia. Rione Fossi è un tutt’uno con la vegetazione. Percorrendone le strade si possono vedere i ruderi delle abitazioni. Al borgo si accede attraverso la Porta di Capo.
Monumenti e luoghi da visitare
Nella parte nuova di Accadia si possono ammirare Piazza dell’orologio, in cui domina la torre, restaurata dopo il terremoto del ‘30, e un tempietto in pietra locale costruito in epoca borbonica; l’ottocentesca Fontana Monumentale; il Santuario della Madonna del Carmine che, solitaria, sfida il vento sul monte Crispignano (1105 slm), tra le vette più elevate della regione.
Su questa cima, secondo la tradizione, la Madonna apparve a un pastorello nella fenditura di una rupe. Nei pressi della piazza dell’Orologio, dal 1999, si trova il Museo civico di Accadia. Al suo interno, attraversando quattro stanze e un suggestivo scantinato, si può godere di un percorso che racconta la storia locale dall’età preistorica fino a quella moderna.
Il verde dei vicini boschi, le numerose sorgenti di acqua, la tranquillità quasi irreale che caratterizza questi posti, rappresentano le credenziali vincenti del territorio.
(Foto: Comune di Accadia; Proloco di Accadia, Pagine Facebook)