Una serie di percorsi diversi per un’escursione alle Cascate di San Fele, nella zona più a nord della provincia di Potenza. E’ infatti in Basilicata che si trova questo piccolo paradiso naturalistico che, grazie a particolari salti di quota, dà vita a un percorso di cascate che prendono il nome dall’omonima località, il paese di San Fele, nella Comunità Montana del Vulture.

Note come Cascate di San Fele, gli abitanti del luogo le chiamano più specificatamente “U uattenniere”, nome dialettale della Gualchiera, il macchinario che veniva utilizzato anticamente per follare la lana sfruttando la forza dell’acqua. A testimonianza di questa attività legata alle Cascate, nell’area ci sono ancora resti di antichi mulini ad acqua che sono stati attivi fino a poco meno di un secolo fa, negli anni Trenta del Novecento. Le Cascate di San Fele nascono dal torrente Bradano, o Bradanello per distinguerlo dall’omonimo fiume, nell’Appennino Lucano.

Le sue acque sgorgano nel territorio del comune di San Fele, in località Matise, per confluire poi nella fiumara di Atella e successivamente nel fiume Ofanto. Nella zona incontaminata a monte dell’abitato di San Fele i salti di quota danno vita a numerose cascate che costituiscono questo affascinante ambiente naturale. Oggi valorizzato e reso accessibile al pubblico che può ammirarlo nella sua antica e suggestiva bellezza. La cascata più alta di questo complesso acquifero è quella di “U urtone”, 26 metri. Sgorga da uno degli affluenti del Bradano, nel vallone Corbola.

Tanti itinerari naturalistici per ammirare le Cascate di San Fele

Come arrivarci? Attraverso vecchie mulattiere che, grazie all’impegno del Comune e degli abitanti del luogo, sono diventate suggestivi percorsi naturalistici immersi nel verde e nel silenzio di un ambiente dove i salti e il rumore dell’acqua sono i grandi protagonisti. Per sapere che strada prendere (o preferire), andiamo alla scoperta dei percorsi principali. Il primo, dal significativo nome Il Paradiso, è il più breve. Lungo circa 300 metri, consente di raggiungere le cascate in una decina di minuti.

cascate di san fele a
fonte: cascatedisanfele.com

Breve anche il sentiero chiamato Le Gemelle perché alla fine del percorso (300 metri circa) consente di arrivare nel punto dove il torrente Bradano e il torrente Acquafredda si incontrano formando due cascate gemelle. E’ lungo poco meno di un chilometro il percorso La Pineta, seguendo il torrente Bradano alla scoperta dei ruderi di un antico mulino.

Un chilometro di camminata anche per i sentieri U’ Urtone e Fosso d’Anna, percorribile a piedi in circa un’ora. Quest’ultimo è il percorso più legato all’antico uso delle cascate, che fornivano l’energia idraulica per la Gualchiera. Il più lungo di tutti i sentieri è quello chiamato Il Ponte. Si snoda infatti per ben quattro chilometri e mezzo. Dà una visione ampia su tutto il percorso naturalistico e passa attraverso un vecchio ponte realizzato negli anni Venti del secolo scorso per creare un collegamento veloce tra la montagna e il paese.

L’escursione dura circa quattro ore e consente, imboccando il sentiero, di entrare anche nel paese di San Fele. Una località a quasi 900 metri di altitudine, arroccata tra il monte Castello e il monte Torretta. Il paese è noto, fra l’altro, per la presenza nel suo territorio di uno dei santuari più antichi e misteriosi della Basilicata, quello di Santa Maria di Pierno.

Fonte fotografia in evidenza Cascata U uattenniere (ph credit Aester88, CC BY-SA 3.0)

Alla scoperta delle Cascate di San Fele, nell’Appennino Lucano ultima modifica: 2021-06-27T15:30:00+02:00 da Cristina Campolonghi

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