Non è solo il Paese delle grandi città, l’Italia. A renderla così speciale sono anche i suoi borghi, piccoli gioielli arroccati sui monti. O magari affacciati sul mare. O, ancora, chiamati a puntellare campi e colline. Tra questi vi è Campli, sesto posto al “Borgo dei Borghi 2021” e una storia tutta da scoprire.

 una via di campli
Comune Campli (Facebook)

Campli, la storia

Con Vittorio Sgarbi come cittadino onorario, e il compositore Enrico Melozzi come primo fan, Campli è davvero un luogo da scoprire. Sito in Abruzzo, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, poco lontano da Teramo e con la natura a fargli da contorno, Campli appartiene al circuito dei Borghi più belli d’Italia. E visitandolo non si fatica a crederlo. È abitato sin dall’antichità, Campli: lo testimonia la necropoli italica di Campovalano (datata XII – II secolo a.C.). Ma il suo nome compare in documenti ufficiali solamente nel 1708. Cos’ha di speciale? Il suo fascino medievale. Quel sapore di passato che si respira ad ogni angolo. Gli edifici del XIV secolo disegnano il suo centro, e così pure i cinquecenteschi palazzi: la Casa del Medico e dello Speziale, le logge e le facciate decorate. Il suo periodo di massimo splendore, però, lo ebbe nel XV secolo. Visse a quell’epoca, nel borgo, San Giovanni da Capestrano (il fondatore del primo convento di fede Osservante).

comune di campli
Comune Campli (Facebook)

È vegliato, Campli, dal Monte Girella e dal Monte Foltrone (che la gente del luogo chiama affettuosamente “Montagna dei Fiori” e “Montagna di Campli”). È lambito dal Siccagno e dal Fiumicino. E ha un gastronomia autentica, con quella Sagra della porchetta italica che ogni anno – dal 1964 – il titolo di “miglior porchetta dell’anno”.

Cosa vedere

Ogni visita a Campli dovrebbe cominciare da Piazza Vittorio Emanuele II. È qui che si trovano il Palazzo del Parlamento, detto Palazzo Farnese, e la Cattedrale di Santa Maria in Platea. Il primo, soprattutto, è il simbolo del borgo (oltre che l’edificio civico più antico d’Abruzzo). La seconda, invece, reca testimonianza nei suoi affreschi dell’arte di Giotto e di Raffaello. La cappella di Sant’Andrea Apostolo ospita persino una copia della Visitazione (l’originale si trova al Museo del Prado di Madrid). C’è poi la Scala Santa che, istitituita nel 1772, si compone di 28 gradini da salire in ginocchio. Percorrerla permette d’ottenere l’Indulgenza Planetaria, la stessa che s’ottiene con la Scala Santa romana.

viale di Campli con immagini
Comune Campli (Facebook)

Tra gli edifici civili, poi, d’obbligo è una visita alla Casa del Medico e dello Speziale, dove un tempo venivano accolti i bambini non voluti dalle famiglie. E che fece da edificio religioso e poi da residenza nobiliare. Nell’antico Convento di San Francesco si può visitare il Museo Archeologico mentre, poco fuori Campli, il borgo fortificato di Castelnuovo la cui Porta Angioina è un esempio straordinario d’architettura militare. Perché Campli è esattamente così: uno scrigno d’arte, di cultura, di sorprese. Un affascinante angolo d’Italia, che resta nascosto ma che conquista.

Campli, uno scrigno d’arte nel cuore dell’Abruzzo ultima modifica: 2021-04-20T15:00:00+02:00 da Laura Alberti

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