Siamo ancora ben lontani dalla conclusione degli Europei 2020, ma è già possibile parlare di una delle storie più significative della manifestazione. L’Ungheria è fuori dalla corsa ma il percorso che l’ha vista protagonista è da applausi. Tutto il merito, o gran parte almeno, è del ct italiano Marco Rossi. La sua nazionale è finita nel Gruppo F, ritrovandosi fianco a fianco con i campioni del mondo della Francia, i campioni d’Europa del Portogallo e la temibile Germania. Tutto sembrava già scritto ma le cose sono andate diversamente. La prima sfida del girone è stata contro il Portogallo. Rossi e i suoi ragazzi stavano per portare a casa un prezioso pareggio per 0-0, ma tutto è cambiato all’84’. La rete di Guerreiro ha stravolto la gara, terminata 0-3 con la successiva doppietta di Ronaldo.

Ben differente la storia contro la Francia. Storica la rete di Attila Fiola, che porta in vantaggio i suoi, raggiunti in seguito da Griezmann. I campioni del mondo hanno dovuto faticare per superare il girone, pareggiando nell’ultima gara per 2-2 contro Ronaldo e i suoi.

Germania-Ungheria

Il capolavoro di Marco Rossi si è però consumato nell’ultimo appuntamento del Gruppo F. Germania-Ungheria si è rivelata essere una delle sfide più belle di questo Europeo. Vantaggio degli ospiti a Monaco all’11’ con Szalai. Ai tedeschi basta un pareggio e lo sigla Havertz. È festa per la nazionale di Loew, che viene colta di sorpresa in contropiede. Ancora Szalai protagonista, stavolta con un assist pregevole per Schafer. I tifosi iniziano a rattristarsi sugli spalti e il ct della Germania vede prospettarsi questa sconfitta come ultima gara in assoluto del suo percorso. Tutti in avanti ad assediare l’area avversaria, fino alla rete di Goretzka, per un 2-2 storico dai contorni anche politici.

Ungheria - Euro 2020
Ungheria – Euro 2020 – Fonte: instagram.com/mlsztv/

Chi è Marco Rossi

Un addio all’Europeo che ha spinto gli appassionati di calcio a battere le mani in segno di rispetto. Il lavoro di Marco Rossi è stato pregevole, entrando nella testa dei propri calciatori fino a convincerli di come fosse possibile qualificarsi contro questi mostri sacri.

Una carriera a dir poco particolare quella del ct dell’Ungheria, passato alla serie C alla guida di una nazionale. Ha guidato il Lumezzane, la Pro Patria, lo Spezia, la Scafatese e la Cavese. Si è però ritrovato a scontrarsi con un sistema fallace, che lo ha deluso. Una porta chiusa ha però aperto un portone, stavolta è accaduto davvero. Ha così sposato il progetto della federazione ungherese, non prima di tentare la fuga grazie all’Honved.

“Prima di andare all’estero, ho allenato in Italia in serie C, spesso in club dalle situazioni finanziarie complesse. Qualcosa di molto frequente in Lega Pro. Alla Scafatese non ci pagavano gli stipendi. Molti personaggi, anche storici del mondo del calcio, mi hanno proposto di pagare per allenare. Si sarebbe trattato di anticipare del denaro che poi mi avrebbero ridato. È sleale e molti miei colleghi non lavorano per questo”.

Com’è arrivato sulla panchina dell’Ungheria

La possibilità di allenare l’Ungheria è nata per caso. Rossi ha raccontato d’essere andato a Budapest per far visita a un amico: “Per la prima volta decisi di propormi. Chiamai Fabio Cordella, direttore sportivo dell’Honved Budapest”. Tutto ha avuto inizio così e, come un domino, ogni pezzo è crollato e andato al proprio posto. Ha vissuto una stagione in Slovacchia all’Fk Dac, per poi ricevere la fatidica telefonata.

È lui l’altro italiano agli Europei in panchina e con Roberto Mancini ha condiviso un passato in campo, alla Sampdoria, dal 1993 al 1995. La sua carriera è così esplosa e ora potrebbe condurlo in club blasonati. Un percorso vissuto sempre sul filo del rasoio, con la qualificazione a Euro 2020 ottenuta con una rimonta clamorosa in 4 minuti contro l’Islanda. La sfida alla Germania resta memorabile ed è facile predire come si continuerà a sentir parlare di Marco Rossi nei prossimi anni.

Fotografia in evidenza: Marco Rossi – Ungheria – Fonte: https://www.instagram.com/mrrossiofficial/

Marco Rossi, l’allenatore italiano che ha fatto sognare l’Ungheria e tremare la Germania ultima modifica: 2021-06-24T14:15:26+02:00 da Luca Incoronato

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