A sud della Lombardia, la città di Cremona si erge come baluardo di un’antica tradizione. Nelle sue vie antiche ed eleganti, l’arte scorre viva ed impetuosa. E così, respirandone l’essenza e gustandone il sapore, Cremona custodisce la tradizionale arte della liuteria. Nonostante non sia facile da studiare, la scuola di liuteria di Cremona conquista facilmente il podio per la sua bellezza e la sua ricchezza di dettagli. Non resta che scoprirla con il sottofondo dei suoi violini.

Cremona - violino costruito a mano
Credit: Pixabay

L’origine antica di una città densa di storia

Nel 218 a.C. i Romani scelsero la zona adiacente al Po per edificare la città di Cremona. Ma la scelta fu dovuta ad esigenze strategiche: Annibale avanzava minacciosamente verso l’Impero e occorreva prendere provvedimenti. Il Po offriva così un accesso navigabile ai soldati romani che sfruttarono tutte le potenzialità del territorio. In linea con i loro grandi progetti urbanistici, contribuirono a migliorare i collegamenti di Cremona con le altre città. La via Regina univa Cremona con Chiavenna, attraversando l’attuale città di Milano.

La facciata del duomo di Cremona
Duomo di Cremona – Credit: Elena Morrone

La Via Brixiana, invece, metteva in collegamento Cremona e la città di Brescia. Infine, vi era una via che collegava la città con il Lago di Garda. Oltre all’urbanistica, Cremona porta con sé un pizzico di mistero: secondo le leggende, sarebbe stato Ercole a porre le prime pietre.

Le tre T della città di Cremona

Cremona è soprannominata la città delle tre T. Esse dovrebbero riferirsi al Torrazzo, ovvero la torre campanaria che domina sulla città. Poi, Torrone, una delle gustose prelibatezze offerte da Cremona. E per ultimo, secondo alcuni, l’ultima T dovrebbe riferirsi a Ugo Tognazzi. Al contrario, secondo altri, la terza T dovrebbe riferirsi ai seni prosperosi delle donne della zona. Senza dubbio, la T più interessante è quella del Torrazzo. Adagiandosi accanto al Duomo, è il secondo campanile storico più alto d’Italia.

Il torrazzo di Cremona
Torrazzo di Cremona – Credit: Elena Morrone

Difatti, i suoi 112,217 metri di altezza regalano una vista mozzafiato di tutta la città che si mostra a 360° in tutta la sua bellezza ed eleganza. Sfortunatamente, sussiste una nota negativa: le sette campane al suo interno non risuonano più spesso come prima. Ciò è dovuto all’instabilità della torre.

Antonio Stradivari: l’orgoglio di Cremona

L’artigianato musicale occupa un posto non indifferente nel cuore dei Cremonesi. Ovunque, infatti, si possono notare gli ossequi che i negozianti e la città stessa offrono all’antica arte della liuteria. Inoltre, la città ha dato i natali al grande liutaio Antonio Stradivari. La sua nascita risale al 1644 e ha posto la pietra (o il legno) per la tradizione musicale. In più, si occupò di costruire altri strumenti, come le viole, le chitarre e le arpe. La sua produzione raggiunse numeri eclatanti: circa 1116 strumenti. Ancora oggi alcuni di essi vengono utilizzati, perfettamente funzionanti. Il loro inestimabile valore musicale non si è esaurito ma ancora oggi trasuda dalle vie della città. La fama del liutaio si estese a diversi paesi europei e attualmente la collezione più importante è esposta al Palazzo reale di Madrid. Indubbiamente, la cultura musicale e artigianale di Cremona risuonerà nell’aria ancora per molto, molto tempo.

Cremona: la città dell’artigianato musicale ultima modifica: 2019-10-30T14:00:35+01:00 da Elena Morrone

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