Daniela Roma è una pianista di fama mondiale. Figlia di papà calabrese, nativo di Castroregio, un paesino di origine arbëreshë dell’Alto Ionio cosentino, e di mamma napoletana, vive nel Rhode Island (Usa). Si è esibita in concerti di musica da solista e da camera in prestigiosi teatri d’Italia e del mondo (Salisburgo, Rotterdam, Pesaro, Lucca, Cosenza, Roma, Napoli, Bruxelles, Stati Uniti d’America). Insieme al flautista napoletano Ivan Nardelli, nel 2010, ha suonato, in prima mondiale, “Echi d’Oriente”, del compositore albanese Lodi Luka.

primo piano di Daniela Roma
www.danielaroma.com foto di Salvatore Tambato

Daniela Roma, la sua formazione artistica

Dopo la laurea con lode in pianoforte, al Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia, Daniela Roma ha seguito corsi di perfezionamento, con Aquiles Delle Vigne, alla Internationale Sommerakademie Universitat Mozarteum di Salisburgo (Austria). Ha conseguito un Master in pianoforte, presso la Hogeschool voor Muziek, Università di istruzione professionale di Rotterdam (Paesi Bassi) e seguito lezioni di perfezionamento con insegnanti del calibro di Daniel Rivera, Gabriel Kwok e Choon-Mo Kang. Si è laureata in Dams (Dipartimento di Arti, Musica e Spettacolo), con il massimo dei voti, presso l’Università della Calabria, con una tesi su “The Synesthesia in Aleksandr Scriabin e Vasily Kandinsky”. Ha al suo attivo diversi cd. L’ultimo, con il Quintetto per pianoforte e archi, è stato registrato con il Modus String Quartet. Daniela Roma è direttrice artistica dell’Associazione culturale “Alfonso Rendano”, di Carolei (Cosenza).

Daniela Roma e il progetto realizzato con sei pianisti italiani nel mondo

Per diversi anni, Daniela Roma ha svolto un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, con esibizioni sul compositore calabrese Alfonso Rendano. Nel periodo di quarantena appena concluso, Daniela ha organizzato un bellissimo progetto: “A journey… through the notes of Alfonso Rendano”. In esso ha coinvolto altri sei pianisti italiani nel mondo: Roberto Galletto (Fano), Paola Del Negro (Bloomington), Costantino Catena (Sicignano degli Alburni), Maria Perrotta (Parigi), Giuseppe Maiorca (Rende) e Francesca Durante (Fano). Ognuno di loro, nella propria abitazione, ha eseguito alcuni brani del noto compositore calabrese, “con la speranza – come afferma la stessa pianista – di regalare un po’ di spensieratezza attraverso la musica.”

Daniela Roma al pianoforte
Villa Rendano youtube

Daniela Roma e il viaggio virtuale sulle note del compositore calabrese

“Nel triste momento che il mondo sta vivendo – spiega Daniela – non potendo viaggiare nella vita reale, ha pensato di farlo attraverso la musica”. È un viaggio virtuale sulle note di Alfonso Rendano al quale è molto legata e la cui musica divulga ormai da anni attraverso i suoi concerti e le sue incisioni discografiche. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Attilio ed Elena Giuliani e il Museo “Consentia Itinera”, che hanno sede all’interno della prestigiosa Villa Alfonso Rendano di Cosenza. Il video, pubblicato nell’ambito del Museum Week (11-18 Maggio 2020 scorsi), è visibile sul sito: www.villarendano.it. Di questo e altro, ci racconta la pianista, nell’intervista che segue.

Daniela, chi o cosa l’ha portata a vivere negli Stati Uniti d’America?

«Ho sempre viaggiato molto, grazie alla musica, e, tra le tante nazioni visitate, alla fine è stato l’Amore a decidere dove mi sarei fermata a vivere. Sto imparando a conoscere gli Stati Uniti e sono felice di trovarmi in una realtà in cui regna la meritocrazia. Come tutti i nati sotto il segno del sagittario, adoro l’arte e amo viaggiare. Sono fortunata perché il mio lavoro riesce a coniugare entrambe le passioni».

Da anni, divulga nel mondo la musica di Alfonso Rendano. Cosa le ha trasmesso la sua arte?

«Da diciannove anni ormai, la sua musica è presente nei miei programmi da concerto. Rendano viene immediatamente apprezzato e amato quando si ascoltano le sue composizioni, assolutamente di non semplice esecuzione. La sua musica non è mai banale e scontata: è musica descrittiva e intima allo stesso tempo, che richiede una costante ricerca sonora. Nonostante i numerosi successi, questo compositore ha sempre mantenuto viva la sua calabresità, il suo attaccamento alla terra d’origine. Lo si intuisce anche da alcuni titoli delle sue composizioni come: “Arietta alla calabrese”, “Chant du paysan”, “Il montanaro calabro”, la “Tarantella”, solo per elencarne alcuni. Credo che questo amore per la terra d’origine ci accomuni. È stupendo essere cittadini del mondo, ma non bisogna mai dimenticare le proprie radici. È importante portarle sempre con sé».

Daniela Roma, immagine riflessa nel pianoforte
Qual è il messaggio del video?

«Nonostante le difficoltà di fronte alle quali ci ha posti questo triste periodo, la musica non solo non si ferma, ma elimina anche tutte le distanze! L’idea è nata suonando. Come ogni giorno, mi sono seduta al piano e ho pensato di essere molto fortunata ad avere la musica nella mia vita. Mi sono detta: va bene, non posso viaggiare al momento nella vita reale, ma grazie alla musica, in realtà, ogni giorno mi muovo attraverso storie ed epoche diverse. Perché non rendere omaggio a un compositore al quale sono particolarmente legata, con un bel cammino virtuale attraverso la sua musica?».

La musica, quindi, intesa come trait d’union fra persone lontane solo fisicamente. Su di lei, invece, che potere ha?

«La musica accompagna tutte le mie giornate. È per me una necessità, fa parte del mio essere e non potrei mai pensare a una vita senza il pianoforte: è una ricchezza e una certezza. Essendo mamma di un bimbo di quasi 4 anni, devo ammettere che non è semplice ritagliarsi del tempo per studiare ma, fortunatamente, ho un marito meraviglioso che mi aiuta tantissimo. La musica richiede uno studio approfondito e un continuo lavoro di ricerca».

Daniela Roma in posa vicino ad un albero
Com’è nato il suo amore per il pianoforte?

«Devo ringraziare soprattutto mio padre che mi ha trasmesso l’amore per l’arte in generale. Per quanto riguarda il pianoforte, quando avevo 4 anni, il mio papà, che era un docente di Archeologia presso l’Università della Calabria, mi portava spesso nel suo dipartimento, dove c’era un pianoforte verticale. Mi mettevo a “strimpellare” e costringevo tutti ad ascoltami. Così, i miei genitori mi portarono a prendere lezioni di pianoforte e non ho più smesso».

Cosa prova a esibirsi nei teatri più famosi del mondo?

«È meraviglioso. La musica è condivisione ed è un grande privilegio poter essere il tramite, il filtro attraverso il quale i grandi capolavori della letteratura pianistica arrivano, a chi ci ascolta, carichi anche di quelle che sono le mie emozioni».

Pensa mai alla Calabria e a un possibile ritorno?

«La Calabria, e in particolare Cosenza, sono sempre nel mio cuore. Torno a trovare la mia famiglia ogni anno, ed è bellissimo rivedere gli amici e tutti i luoghi che hanno accompagnato la mia crescita. Per ora non penso a un possibile ritorno, magari in futuro, chissà».

Qual è il ricordo più dolce che conserva della sua infanzia in Calabria?

«Sicuramente quello dei momenti splendidi passati con i nonni e con il resto della famiglia a Castroregio, paesino a 800 metri a picco sul mare, da cui si può ammirare un panorama mozzafiato».

Foto Daniela Roma Official Page

Daniela, pianista di Rhode Island che porta la Calabria nel cuore e nel mondo ultima modifica: 2020-06-04T17:00:00+02:00 da Antonietta Malito

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