25 aprile 1945, Festa della Liberazione. Giornata festeggiata e condivisa dalla nazione intera, ma qual è l’evento storico che si pone alle radici? Il 25 aprile segna la fine del fascismo (Mussolini sarà fucilato tre giorni dopo) e la fine della Seconda Guerra Mondiale ad opera della Resistenza.

La fine della Guerra

Fu il Comitato di Liberazione Nazionale (partigiani, comunisti, socialisti e tutti coloro che si schieravano contro il fascismo) a combattere a lungo per la fine della dittatura. Alcuni protagonisti del comitato saranno gli stessi a dare forma alla nostra attuale Costituzione.

25 aprile festa della liberazione
Bologna, 21 aprile

La storia di Mussolini

Mussolini lascia la prefettura e vuole arrendersi ai partigiani. Appena saputo che sarebbe stato fucilato, inizia una serie di mobilitazioni, tra cui Como e Svizzera. Si ricorda anche di provvedere al lascia passare per Clara Petacci, sua amante ufficiale.  Nonostante i tentativi di camuffamento da parte dei tedeschi con tanto di elmetto e cappotto, i partigiani lo riconoscono.

Siamo a Dongo, da qui sarà portato a Giulino di Mezzegra, luogo tristemente noto per la fucilazione di Benito Mussolini e della Petacci. Imbraccia il mitra il partigiano comunista di Como, Michele Moretti. I corpi saranno esposti a Piazzale Loreto davanti a urli, schiamazzi e sputi del popolo italiano. Pochi giorni prima era iniziata la liberazione nel nord del Paese.

25 aprile festa della liberazione

Indro Montanelli, riguardo la giustizia sommaria, afferma che “era inevitabile che lo uccidessero sul posto per evitare un processo (…) che avrebbe spaccato ancora di più l’Italia di quanto già lo fosse (…). Il processo a Mussolini non si poteva e non si doveva fare”.

Cenni storici

Ma facciamo un passo indietro per conoscere il protagonista del ventennio fascista che è stato ucciso il 28 aprile. che viene ricordato dalla storia durante la festa della liberazione. Nasce a Varano di Costa, vicino a Forlì, nel 1883. Omen nomen come testimonia il nome di battesimo Benito in onore di Benito Juárez, ribelle messicano. Da giovane lavora come maestro elementare. Il suo interesse politico si fa avanti in Svizzera, dove prende contatti con il movimento anarchico e socialista.

Tornato in Italia per la leva e stanco di non trovare un posto fisso nell’ambiente scolastico, accetta un lavoro da sindacalista e capo redattore al giornale del socialista di Cesare Battisti. I contenuti sovversivi saranno la causa dell’espulsione. Siamo ai tempi del divario tra socialisti, a favore dei contadini, e repubblicani, che difendono i mezzadri.

Sconta un anno di carcere con Nenni e, una volta libero, dirige il giornale socialista “Avanti!” e si trasferisce a Milano con sua moglie Rachele e la primogenita Edda. La figlia prediletta sarà la stessa a cui verrà infitta una ferita mortale con l’uccisione di suo marito Galeazzo Ciano. Perdonerà solo anni dopo suo padre per non aver fatto abbastanza.

La fine del fascismo e la festa della liberazione

Mussolini condurrà le redini del Paese per due decenni durante i quali porterà avanti il suo progetto politico: la battaglia per il grano, l’ordinanza di appendere il crocefisso in scuole e tribunali, grandi investimenti architettonici e nelle vie di comunicazioni, bonifiche per ridurre il contagio della malaria, il diritto alla maternità e molto altro ancora.

Ma Mussolini porta con sé anche un’ondata di polemiche e indignazione che hanno segnato in modo indelebile la sua politica aggressiva. Per questo la giornata della festa della liberazione viene vissuta in modo diverso secondo il credo politico e storico.

festa della liberazione

La scelta della data del 25 aprile avvenne il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere festa Nazionale. Tale data fu fissata in modo ufficiale con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948.

Festa della Liberazione, il 25 aprile e la sua storia ultima modifica: 2018-04-25T09:30:25+02:00 da Flavia Del Treste

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