Giardino Giusti, a Verona, è uno dei giardini più belli e dei più grandi d’Italia, in cui si fondono storia, arte e natura. Meta di illustri viaggiatori nel passato, oggi è visitato da turisti di ogni parte del mondo. La sua attuale struttura è quella che gli fu data nel 1570 da Agostino Giusti, Cavaliere della Repubblica Veneta, Gentiluomo e Granduca di Toscana.

Palazzo Giusti
Interno di Palazzo Giusti

Il giardino, che fa da cornice a Palazzo Giusti, si trova nel quartiere noto come la Veronetta, a pochi passi dal centro. Dichiarato Monumento Nazionale, è abbellito da fiori, piante, siepi e arbusti. Si arricchisce di statue, fontane, grotte acustiche, pergole, bossi all’italiana e un labirinto tra i più antichi d’Europa.

Giardino Giusti, viale

La storia

Giardino Giusti fu creato alla fine del 400 dall’omonima famiglia, giunta a Verona dalla Toscana due secoli prima per sviluppare l’industria della tintura per la lana, che a quel tempo era la principale fonte di ricchezza della città. Nel 1406, Provolo Giusti prese possesso di un terreno vicino alla via Postumia, una zona che fu utilizzata come luogo in cui far bollire i calderoni per il trattamento della lana. Il sito produttivo, nel 500, fu convertito in area residenziale su iniziativa di Agostino Giusti. Questi fece realizzare una villa di rappresentanza, disegnata nello stile di Michele Sanmicheli. Nacque poi Palazzo Giusti, che venne adornato dal meraviglioso giardino.

Giardino Giusti, esterno

Il cipresso caro a Goethe

Il Giardino Giusti, sulla Collina di San Zeno, è diviso in due parti dal grande viale dei cipressi. In questo luogo di serenità e ispirazione, lo scrittore tedesco Johann Wolfang Goethe, che visitò il parco nel 1786, rimase talmente affascinato da un maestoso cipresso di oltre seicento anni, da descriverlo nel suo libro “Viaggio in Italia”, pubblicato nel 1817. Il cipresso era all’ingresso del giardino, sulla destra, e Goethe amava fermarsi a riposare e a riflettere sotto e sue fronde.

statue

Quando andò via da Verona, portò con sé un ramoscello. Da allora, quell’albero fu chiamato con il suo nome. Oggi il cipresso non si può più ammirare in tutta la sua bellezza perché, una forte grandinata avvenuta nell’agosto 2020, lo ha quasi del tutto distrutto. Nel tempo, nel giardino giunsero altri visitatori famosi che soggiornarono a Palazzo Giusti. Fra questi: Cosimo III De’ Medici, Charles De Brosses, Joseph Addison, l’imperatore Giuseppe II, Mozart, Carlo Felice di Savoia, André Suares, Gabriel Faure, lo zar Alessandro.

Giardino Giusti, fontana

Tra arte e natura

Il giardino è diviso in due parti. La prima ospita aiuole all’italiana in cui sono collocate statue a tema mitologico raffiguranti Minerva e Apollo, e una vasca. L’altra custodisce uno tra i labirinti più antichi d’Europa. Sul lato opposto del palazzo è stato ricostruito un bosco sacro che conduce a un mascherone che nei tempi d’oro sputava lingue di fuoco.

Mascherone

Un belvedere offre una delle più belle viste panoramiche della città. Passeggiando nel giardino, inoltre, si possono ammirare le collezioni di fiori e i reperti di origine romana. Al suo interno si trovano anche una serie di statue dello scultore Bernardino Ridolfi, genero di Falconetto e collaboratore di Palladio, e una grotta artificiale scavata nel tufo con colonne e travature che le conferiscono l’aspetto di un tempietto greco.

tempietto

Per la sua bellezza e la cura di siepi, piante e fiori; per le opere artistiche che custodisce e il senso di serenità che trasmette, il giardino è uno dei luoghi più belli di Verona.

(Foto: Giardino Giusti, Pagina Facebook)

Giardino Giusti a Verona, un’oasi di verde a pochi passi dal centro ultima modifica: 2024-02-24T08:43:00+01:00 da Antonietta Malito

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