Civiltà millenarie hanno attraversato il suolo italico lasciando tracce del loro passaggio. Tuttavia esistono ancora luoghi in cui l’uomo non sembra aver scalfito minimamente la vegetazione. Uno di questi ce lo dona il suggestivo scenario delle Gole dell’ Infernaccio. Situate nei pressi del comune di Montefortino nella provincia di Fermo, le Gole dell’ Infernaccio sono incastonate tra i faggi della foresta dominante il parco nazionale dei Monti Sibillini. La loro formazione è dovuta all’erosione provocata nel corso dei secoli dal fiume Tenna. Esso scorre indisturbato tra il Monte Priora e il Monte Sibilla.

il sentiero delle Gole dell' Infernaccio
Un sentiero delle Gole dell’Infernaccio

Le Gole dell’ Infernaccio offrono all’escursionista un paesaggio mozzafiato. Qui la fitta vegetazione  abbarbicata lungo le pendici dei monti circostanti si alterna a singolari giochi d’acqua. Oltre alla bellezza paesaggistica, un altro particolare farà molta gola al turista estivo, ovvero il refrigerio! Proprio quello che ci vuole in un’estate così torrida!

Gole dell’ Infernaccio: una passeggiata nell’aspra natura

Le Gole dell’ Infernaccio sono una delle mete predilette per gli appassionati di trekking. Infatti ogni anno numerosissimi turisti giungono dalle Marche e non solo. Tutti pronti a scoprire questa meraviglia della natura! Il classico percorso è lungo all’incirca una decina di chilometri. Nonostante alcuni tratti impervi, è facilmente percorribile da camminatori esperti e non, così come dai bambini. Il punto di accesso al tragitto è localizzato in località Rubbiano, poco distante da Montefortino. Da qui una strada sterrata vi condurrà verso la vallata delle Gole dell’ Infernaccio. Camminando verso la meta la vegetazione sarà sempre più fitta. Passo dopo passo udirete sempre più forte lo scroscio del fiume Tenna, ma gli alberi copriranno la sua vista, rendendo il tutto ancora più suggestivo.

Le Pisciatelle delle Gole dell' Infernaccio
una “Pisciatella”

Pian piano che vi avvicinerete al fondovalle, verrete colti da una sorpresa acquatica: le Pisciatelle. Sono delle piccole cascate che dal lato sinistro del monte si lasciano cadere verso le gole. Ricordano il getto di una doccia a causa della loro bassa intensità. Giunti finalmente all’ingresso delle gole, troverete un sentiero. Seguendolo vi inerpicherete tra rocce ed alberi fino ad un grazioso ponticello in legno. Scavalcherete il torrente e davanti al vostro sguardo si paleserà un bosco. Celata tra la vegetazione troverete la celebre cascata nascosta. A voi scoprirla! Tra le ombre e la frescura proseguirete il cammino verso un bivio. A sinistra si proseguirà verso la sorgente del fiume Tenna, mentre a destra verso l’Eremo di San Leonardo.

Un intruso tra la natura incontaminata: l’Eremo di San Leonardo

Nell’area delle Gole dell’ Infernaccio, l’unica traccia lasciato dall’uomo è l’Eremo di San Leonardo. Lassù, su uno dei punti più alti del monte, sorgeva un antico monastero. L’Eremo ci lascia indizi di una storia antica. In epoca medievale, la via del Golubro, una strada che attraversava l’intero Appennino, era l’unica che collegava la città di Norcia a Roma.  Essendo frequenti i pellegrinaggi verso la capitale, il passaggio risultava assiduamente frequentato. L’unica problema erano proprio le Gole dell’Infernaccio.

L'eremo di San Leonardo sovrastante le Gole dell' Inferno
L’Eremo di San Leonardo

I pellegrini per attraversare l’Appenino salivano fino all’Eremo. Discendevano poi dall’altro lato del monte e proseguivano il cammino. Così i monaci camaldolesi decisero di costruire qui il proprio monastero. Non era solo un luogo di culto, ma offrivano alloggio e ristoro ai viaggiatori diretti verso Roma. Purtroppo il terremoto del 2016 ha compromesso la struttura, che era tornata a rivivere grazie all’opera di restauro promossa da padre Pietro Lavini.

Le Gole dell’ Infernaccio: viaggio nel cuore delle Marche ultima modifica: 2019-08-30T09:30:27+02:00 da Fabio Implicito

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