I faraglioni sono un segno distintivo della magnifica isola di Capri. Posizionati a sud-est da essa, sono caratteristici picchi rocciosi raggiungibili solo mediante un’imbarcazione. La loro particolare forma e le leggende che vi aleggiano intorno, li rendono luoghi magici e suggestivi.

I faraglioni di Capri visti dall'alto

L’origine del nome

Il termine faraglione deriva dal greco “pharos”, che vuol dire faro. La ragione sta nel fatto che un tempo lontano, per segnalare alle navi la presenza dei faraglioni, durante la notte venivano accesi dei fuochi sulle rocce vicine alla costa e sui monti. Sebbene i faraglioni di Capri siano quelli più noti, ve ne sono altri sparsi lungo le coste del Mediterraneo: in Sicilia, a Pantelleria, alle isole Eolie, in Puglia e all’isola del Giglio.

I faraglioni da vicino

Di Terra, di Mezzo, di Fuori e Monacone

I faraglioni di Capri sono quattro, anche se tre di essi sono più grandi e famosi rispetto all’ultimo. Il più elevato di tutti è il faraglione di Terra, alto 109 metri. È così chiamato perché è l’unico a essere unito alla terraferma, ma è detto anche Saetta. Il secondo, più piccolo, denominato di Mezzo o Stella, presenta una cavità centrale lunga 60 metri, ed è quello preferito dai turisti. La sua denominazione probabilmente è da attribuire alla Madonna della Libera o Stella del Mare (“Stella Maris”), che a Capri si venera in una cappella trecentesca, eretta sul monte Castiglione.

Sirena sugli scogli

Il terzo, alto 104 metri, è il faraglione di Fuori, o Scopolo (promontorio sul mare), su cui vive la famosa lucertola azzurra, la podarcis sicula coerulea, che ha acquistato questo colore mimetizzandosi con il mare e il cielo. Poco lontano da questi tre, si trova il faraglione meno conosciuto, detto lo scoglio del Monacone perché, fino al 1904, ospitava la foca monaca. Qui sono presenti resti di muratura romana, attribuiti a quelli della tomba dell’architetto di Augusto.

Luoghi mitici

Questi luoghi, tanto affascinanti, hanno stimolato la fantasia di poeti e scrittori di ogni tempo. Omero, nell’Odissea, descrive i faraglioni come i massi che il ciclope Polifemo scagliava contro Ulisse. Nell’Eneide, invece, Virgilio ne parla come del luogo d’incontro delle sirene. Da queste imponenti rocce giungeva il loro canto soave che incantava i marinai.

Panorama di Capri

Come raggiunge i faraglioni di Capri

Uno degli itinerari preferiti dai turisti che giungono a Capri è quello che dalla nota Piazzetta porta ai punti panoramici da cui i faraglioni si possono ammirare in tutta la loro maestosità. Essi sono i Giardini di AugustoMarina Piccola, il Monte Solaro, che è il punto più alto dell’isola. Per poter osservare da vicino queste suggestive rocce, occorre invece noleggiare una barca.

Barche nel mare

Si parte dal Porto di Marina Piccola, con apposite barche adibite al trasporto dei turisti, ma anche percorrendo un sentiero dal Belvedere di Tragara. Ai piedi dei faraglioni si trovano gli stabilimenti balneari con i ristoranti “La Fontelina” e “Da Luigi”, dove i vacanzieri possono fermarsi a pranzo o a cena, e godere dello spettacolo mozzafiato che offre il panorama. Le coppie di innamorati, poi, non possono mancare di attraversare con la barca la grotta del faraglione di Mezzo. Qui, secondo la tradizione, è d’obbligo scambiarsi un bacio portafortuna.

I faraglioni di Capri, i picchi rocciosi più famosi del Mediterraneo ultima modifica: 2020-10-26T09:00:00+01:00 da Antonietta Malito

Commenti