Il granchio blu, un crostaceo decapode appartenente alla famiglia dei Portunidi, proveniente dall’Oceano Atlantico è arrivato anche in Europa e sta invadendo da Nord a Sud tutta l’Italia arracando notevoli danni alla pesca. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa specie che abita i nostri mari.

Il granchio blu, caratteristiche

Il granchio blu o azzurro (dall’inglese blue crab, Atlantic blue crab, Maryland blue crab), erroneamente noto in Italia anche come granchio reale, è un crostaceo appartenente alla Famiglia Portunidae, Genere Callinectes e specie sapidus (C. sapidus). E’ originario della costa occidentale dell’Oceano Atlantico (giunge principalmente dal Messico e dall’Ecuador) e si è via via diffuso in tutto il mondo all’interno dei serbatoi di acqua zavorra delle grosse navi.

Nel Mar Mediterraneo però questo crostaceo ha trovato un habitat più favorevole rispetto agli altri mari per l’abbondante presenza di foci di fiumi e di temperatura costante e sufficientemente mite dell’acqua. la sua diffusione si deve anche ai cambiamenti climatici.

E’ grande circa venti centimetri e caratterizzato da una colorazione arancio e blu; si tratta però di una specie “aliena”

Il granchio blu è una specie "aliena" proveniente dall'Atlantico
Il granchio blu è una specie “aliena” proveniente dall’Atlantico che ha trovato il suo habitat naturale nel Mediterraneo trasportato dalle navi; foto da Pixaby

La diffusione del granchio blu minaccia la pesca

I granchi blu infatti sono presenti da alcuni decenni sulle coste italiane, ma adesso stanno diventando un problema ecologico ed economico per via della loro riproduzione incontrollata sta danneggiando allevamenti di molluschi. Inoltre la loro diffusione capillare è dovuta al fatto che sono diminuiti i predatori naturali del granchio blu, come polpi, tartarughe e pesci vari. Questo ha fatto sì che si riproducesse in maniera pericolosa. Ha raggiunto gli allevamenti di  vongole, cozze e ostriche. Una vera e propria emergenza perchè il granchio blu potrebbe secondo gli esperti recare danni all’ecosistema locale poiché si nutre di pesci autoctoni.

Il granchio blu, con la sua diffusione capillare, arrecherebbe danni alla pesca da allevamento e all'ecosistema
Il granchio blu, con la sua diffusione capillare, arrecherebbe danni alla pesca da allevamento e all’ecosistema. Foto da pixaby

Questi granchi sono molto voraci e avendo delle chele potenti possono anche arrecare danni alle attrezzature da pesca e alla produzione ittica.

Le misure e le proposte

Il governo italiano ha stanziato 2,9 milioni di euro per contenere la diffusione del granchio blu, avvistato dal 2022 sulle coste italiane, in particolare in Veneto, Lazio, Emilia-Romagna e Toscana e Sicilia. Il ministro dell’Agricoltura individuerà le aree geografiche colpite dall’emergenza, i beneficiari e le modalità di presentazione delle domande.

Alcuni propongono di utilizzare il crostaceo nella preparazione di piatti visto che le sue carni sono saporite e richieste sul mercato. Questo tipo di granchio ha un eccellente profilo nutrizionale. C’è infatti anche chi lo vende ( a volte anche a prezzi esorbitanti) e chi lo cucina in tante varianti.

Il granchio blu invade l’Italia ultima modifica: 2023-08-31T08:53:17+02:00 da SABRINA PORTALE

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